È uno dei protagonisti televisivi più amati da tanti anni. Eppure sempre sottovalutato, con quella fastidiosa e ormai anacronisticamente inopportuna etichetta cucitagli addosso di Tappabuchi. Giancarlo Magalli compie oggi gli anni.

Nessuno ma proprio nessuno, a parte il cavallo di viale Mazzini, ha mantenuto la sua stessa fedeltà a Mamma Rai. Mai una scappatella, mai una tentazione verso il Biscione. Magalli è la Rai esattamente come il mezzogiorno della tv di stato gli appartiene da una tradizione ormai assodata.

UOMO DI CULTURA

Uomo di cultura e di teatro, autore di famosi spettacoli di cabaret che lanciarono anche Pippo Franco, nonché tra i primi animatori turistici e maestro di un certo Fiorello, Magalli da anni è il volto fisso de I Fatti vostri, con oltre sessanta programma televisivi di esperienza sulle spalle in oltre 40 anni. Rassicurante. Sarcastico. Dissacrante. Geniale autore e talent scout che scovò tanti comici a Non stop, e lanciò successivamente la Premiata Ditta.

magalli

UNA STORIA TARGATA RAI

Quell’ingeneroso bollo di tappabuchi se lo guadagnò tra gli anni ’80 e gli anni ’90 quando sostituì in corsa Enrica Bonaccorti a Pronto chi gioca e successivamente Enrico Montesano a Fantastico. In realtà Magalli per la Rai è da sempre un jolly: ovvero, la carta vincente in ogni situazione. Quella su cui poter contare affidandogli eredità difficili da raccogliere (per ben tre volte prese il posto di Bonolis, prima a I cervelloni, quindi a Fantastica Italiana, e anche a Luna Park). Affiancandolo all’irreprensibile Pippo Baudo nei due varietà più completi che si ricordino di fine secolo: Papaveri e papere e Mille lire al mese. Lasciandogli personalizzare l’appuntamento quotidiano che lo fa amare dalle casalinghe e non solo (come dimenticare la petizione di un gruppo di ragazzi, presi sul serio da qualche parlamentare, per averlo successore di Napolitano nel 2015?). Una carta vincente talvolta abbandonata nei momenti più complicati e scomodi (un seno scoperto di Wendy Windham a I cervelloni gli costò le uniche sentite ed educate scuse pubbliche esattamente come una volgare barzelletta di Anna Falchi nella sua Domenica In). Mai preso in considerazione per Sanremo, spesso pedina di facili battute, Giancarlo non ha comunque mai abbandonato la Rai. Andando avanti con la perseveranza che, ci insegna Vitor Hugo, è il perpetuo rinnovarsi del punto d’appoggio. Proprio quello che rappresenta lui per la Radio Televisione Italana.

FANTASIOSO ARTISTA OLTRE LE POLEMICHE

Magalli è una certezza. Proprio come la comprovata ironia, suo marchio di fabbrica che non risparmia nessuno. Concorrenti, ospiti, colleghi, ma nemmeno lui stesso, che accetta da sempre più ruoli lasciandosi prendere in giro talvolta senza pietà. E l’ironia, si sa, per essere viva deve essere intelligente e tagliente: piace a tutti, meno a chi viene pungolato. Così, in un’epoca dove ogni battuta viene marchiata sessista quando non omofoba, il simpatico conduttore ha dovuto più volte fare ammenda tornando, suo malgrado, sulle polemiche ormai stucchevoli con Adriana Volpe. Facendo così parlare di sè pedissequamente con riferimenti alla ex collega. Ammettiamolo però, la colpa in fondo non può essere sua ma di chi provoca con domande che riducono la carriera di uno dei più grandi uomini di spettacolo a una banale querelle con un’altra professionista. Giancarlo Magalli, per chi se lo fosse dimenticato, è molto di più. Sarebbe ora di riconoscerlo come patrimonio della tv italiana con il dovuto rispetto per uno dei pochissimi professionisti dello spettacolo rimasti sul piccolo schermo. Chissà se oggi, giorno del suo compleanno, qualcuno si ricorderà che per sapere fare televisione bisogna sapere anche creare e recitare. Magalli lo ha capito da anni, inventando la tv più fantasiosa che il 2020 possa conoscere: quella del garbo, dell’intelligenza e della serenità. Auguri Giancarlo!

Massimiliano Beneggi