Suono di tromba. Ritmo incalzante. Ritornello da urlare. E il nostro piede che inevitabilmente balla.
È appena uscita La canzone dell’estate di Luca Carboni. Nomen omen: molto probabilmente, in effetti, un titolo profetico.
Straordinario come il cantautore bolognese sia letteralmente rinato da qualche anno. Mantenendo sostanzialmente quel sound a cui ci aveva abituati negli anni ’90 con successi eccezionali di cui sentivamo la nostalgia. La canzone dell’estate, nata durante la quarantena pensando a fondere momenti ‘caldi’ del passato e momenti del presente, conferma la meravigliosa penna di Luca. Capace di farci ballare, riflettere e cantare. La fine del primo ascolto del brano, infatti, determina l’inevitabile inizio immediato del secondo ascolto.
“Una canzone in fondo amara ma nonostante l’inquietudine, l’estate, oltre al sudore, non può non spremerti anche gocce di amore e di speranza.”. Così racconta Carboni nel comunicato, presentandola come una canzone simbolo della sua storia musicale iniziata 35 anni fa. Vissuta tra battaglie e messaggi sociali decisamente importanti. Dopo tutto questo tempo è ancora lui il re del pop moderno. In tanti aspettavano per anni arrivasse un nuovo Carboni in grado di intraprendere la sua stessa strada. È tornato in grande stile direttamente l’originale. Nessun regalo migliore per la musica. Ecco qui sotto il video audio della canzone che ha come cover un significativo simbolo della pace su sfondo rosso.
Massimiliano Beneggi
Teatro e Musica News 