Giovedì 30 luglio alle 22.50 su Raiuno andrà in onda Essere Franca, lo speciale dedicato a Franca Valeri proprio a cavallo con la mezzanotte del 31 luglio. Quando la straordinaria attrice milanese compirà 100 anni. A confezionare l’atteso evento, il sempre garbato, colto e amatissimo Pino Strabioli. Sinonimo della sempre più rara televisione del buon gusto e dell’intelligenza, è lui a raccontarci cosa vedremo nella serata di domani, con la sua consueta autoironia. “Questo giovedì sarò anche fin troppo in televisione: in prima serata su Raitre con la replica di In arte… insieme a Ornella Vanoni, e poi in seconda serata su Raiuno con Essere Franca!”, ci rivela con umiltà.
Franca Valeri è una delle tue attrici preferite in assoluto. Qual è il suo più grande punto di forza?
E’ un grande punto di riferimento, anche Paolo Poli la considerava così. Del resto è stata una vera e propria rivoluzione con il Teatro dei Gobbi. La prima comica donna. Franca è cultura e intelligenza: l’intelligenza dei colti veri, che non la fanno pesare. Come Paolo Poli, Franca veicola una grande cultura facendola diventare fruibile da tutti.
Grazie ai suoi ruoli nelle fiction negli anni ’90, Franca è amata anche dai più giovani, che con lei hanno scoperto un modo di fare teatro in televisione.
I suoi sketch e i suoi scritti sono accessibili a chiunque: i più raffinati vi ritrovano i riferimenti letterari, altri ne catturano l’immediatezza. Questo significa essere una grande divulgatrice di cultura.
Come fu il vostro primo incontro?
Andai a vedere un suo spettacolo con la regia di Giuseppe Patroni Griffi: ero un giovane attore e rimasi affascinato di vederla dal vivo. Andai a salutarla in camerino. Nacque poi una bella amicizia, grazie anche a tante conoscenze comuni. Così la nostra frequentazione è stata sempre più costante fino ad accompagnarla in quelle interviste-spettacolo che facemmo qualche anno fa girando l’Italia. Salire sul palcoscenico con lei rimane uno dei ricordi indelebili. Abbiamo due cani della stessa età: il suo Lollo e la mia Mimma facevano i loro bisogni in tutti i camerini…e noi abbiamo sempre riso molto.
In Essere Franca cosa vedremo?
Sarà un omaggio molto semplice e sentito dove io e Fabio Masi ripercorreremo l’esistenza di questa donna straordinaria con dei contributi dell’archivio Rai. Abbiamo cercato quelli meno visti, le cosiddette chicche. Purtroppo quando ci si trova davanti a personalità così importanti sembra sempre di non aver detto abbastanza: l’ho fatto quindi in punta di piedi e con grande partecipazione emotiva, perchè Franca è anzitutto un’amica.
Chi saranno gli ospiti di questo speciale?
Ci saranno omaggi di pensiero e di dedica di Luciana Littizzetto che scrisse un libro con lei, Dacia Maraini, Serena Dandini, Tullio Solenghi, Flavio Insinna, Alessandro Gassmann, Christian De Sica e Sabina Guzzanti che le ha dedicato un docufilm. Un gruppo di persone che lei stima e alle quali ho chiesto di mandarci un messaggio per festeggiare questo straordinario compleanno.
Qual è la fase della sua carriera che ritieni più significativa?
Non si può non fare riferimento ai personaggi indimenticabili della Signorina Snob, la Cecioni e la Cesira, che lei ha traslocato in tutta la sua produzione. Le sue commedie resistono e continueranno a resistere eternamente facendoci divertire, ridere e sorridere, ma è straordinario pensare alla drammaturgia che ci ha regalato. Credo sia proprio quella la fase più curiosa: quando ha lasciato il cinema e la televisione per dedicarsi alla scrittura teatrale a metà anni ’80. E poi non possiamo dimenticare che Franca è una grande scrittrice e conoscitrice di lirica: ha fondato il concorso Mattia Battistini che ha dato la possibilità a tante voci, tra cui sua figlia, Stefania Bonfadelli.
Una attrice italiana che ha saputo farsi amare in Francia, cosa non facile, ma anche una straordinaria donna antifascista e battagliera.
Nel suo bellissimo libro Bugiarda e non reticente lei dice: Ci sono due cose che non sogno mai, i miei morti e la guerra perchè al risveglio sarebbe come riviverli. La guerra fu per lei ovviamente terribile, ma è sempre stata animata da estremo ottimismo. Essendo figlia di un ebreo dovette lasciare la scuola per le leggi razziali, ma non si perse d’animo. Si mise a studiare letteratura francese, imparando la lingua d’oltralpe. Ancora oggi Franca ha un occhio attentissimo verso la società e la politica: non è mai egoista, la vedo sempre guardare tantissimo al mondo circostante. Aiutata sempre anche da quell’amore che dicevamo hanno i giovani per lei.
E’ un giorno di festa, che capita due giorni dopo la scomparsa di Gianrico Tedeschi. Senza troppa malinconia, ma con un tenero sorriso vorrei ricordarlo insieme a te.
Il mio ricordo di Gianrico è legato proprio a Franca. Io e lei andammo a vederlo al Sala Umberto e poi ci recammo in una trattoria a Roma. Ho una foto con loro due che custodisco gelosamente: due grandi vecchi accomunati dalla guerra e dalla vita del campo di concentramento. Due colossi. Il loro abbraccio fu di una tenerezza infinita. Gianrico è una persona eccezionale, con un’esistenza dedicata al teatro. Come per Franca, anche la vita di Gianrico è un atto politico: due testimoni incredibili. Ci mancherà molto.
A settembre sarai impegnato con Il caffè di Raiuno. Riprenderanno gli speciali In arte…?
Mi piacerebbe continuare In arte…che è stato interrotto a metà stagione. La rete al momento non mi ha dato ancora alcuna risposta. Per ora quindi si partirà con Il caffè di Raiuno, in attesa di altre novità a cui mi piace sempre lavorare.
Massimiliano Beneggi
Ecco qui sotto un indimenticabile momento di qualche anno fa, godibile su RaiPlay, con Pino e Franca su Raitre