Oggi, 4 ottobre, compie 60 anni uno dei più eclettici e camaleontici cantautori italiani: Francesco Baccini.
Vincitore del Disco per l’estate nel 1988 con Figlio unico, tratta dal primo album Cartoons, due anni dopo conquistò il pubblico con Le donne di Modena, Genova Blues (con Fabrizio De André) e Sotto questo sole, vincitrice del Festivalbar 1990 con i Ladri di Biciclette.
Poeta blues in grado di trasformare i suoi sogni in emozioni condivise da chiunque ascolti una sua canzone, Baccini ha regalato delle perle straordinarie di musica, e continua a farlo nonostante i media non ne parlino. Lui che, indipendente, si è sempre sottratto alle leggi del mercato, ovvero della politica, dopo gli anni Novanta è stato messo da parte anche da chi come le radio dovrebbe promuovere il cantautorato.
Con Ho voglia di innamorarmi, Giulio Andreotti, Margherita Baldacci, Senza tu ha regalato autentici cult alla nostra musica. Dandole un sound decisamente più internazionale, carico di quell’ironia che i grandi musicisti sanno esprimere come vera poesia.
Oggi uno degli artisti più completi, che all’estero sarebbe senza dubbio trasmesso in ogni radio, compie 60 anni. Erede di Tenco, naturalmente vicino all’estro di Jannacci. Diviso tra cinema, satira e tanta buona musica, Baccini continua a regalare tante emozioni ai suoi fans che, purtroppo, devono sempre un po’ cercarlo lontano dai media. Orgogliosamente, perché di uno che per rispettare le regole deve rimanere soggiogato da compromessi, non saprebbero cosa farsene in un mondo già colmo di personaggi così. Meglio avere un artista vero fuori da ogni controllo, che per questo rimane fuori anche…da ogni televisione. Quando se ne parla, però, si può raccontare la musica, senza alcun gossip o interferenze da…influencer.
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Massimiliano Beneggi