Il nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio per l’emergenza Covid, è ancora una volta severissimo nei confronti dello spettacolo e della cultura.

Se i musei saranno aperti nelle zone gialle durante i giorni feriali, i teatri resteranno chiusi fino al 5 marzo.

Saranno esenti dal divieto di apertura, solo i teatri presenti in zona bianca. Ovvero quella zona che le regioni possono raggiungere solo con tre settimane consecutive sotto una certa soglia. Considerando che i teatri non improvvisano spettacoli e serve una certa organizzazione dei lavori, e che i Dpcm vengono annunciati il giorno prima della loro esecuzione, pare evidente che i solari resteranno chiusi almeno fino al 5 marzo a prescindere dalla loro zona.

Una terribile notizia, ancora una volta incomprensibile se si pensa che le chiese possono restare aperte mantenendo esattamente le stesse distanze che si potrebbero avere in un teatro.

Quali teatri potranno chiudere eventualmente la stagione negli ultimi due mesi? Quali potranno permettersi di riaprire? Cosa deciderà il governo (e quale sarà a decidere?) dopo avere già annunciato che lo stato di emergenza è procrastinato fino a luglio?

Dopo un anno di Covid, i miglioramenti immaginati in periodi di ottimismo sembrano ormai impossibili. Il teatro e il cinema, fatta salva l’illusione estiva con qualche spettacolo all’aperto, sono di fatto fermi da undici mesi. Qualcuno dovrà dare una spiegazione dell’assenza del governo in tutto questo periodo…

Massimiliano Beneggi