Quando si parla di originalità televisiva, quasi sempre ci sono loro: la Gialappa’s Band. I tre ragazzi milanesi cresciuti artisticamente a Radio Popolare, che hanno fatto la loro fortuna (e il nostro divertimento) televisivo attraverso le voci e i commenti sul meglio e il peggio della nostra società, sono formidabili autori.
C’erano anche loro in I vicini di casa, dove furono chiamati da Gino e Michele per realizzare qualcosa di mai visto prima in televisione. Così Marco Santin ci racconta quella esperienza…

Marco che ricordo hai di I vicini di casa?
Si parlò di questa opportunità con Gino e Michele. Io, Carlo e Giorgio scrivemmo due puntate a testa, che poi vennero controllate dalla supervisione dei nostri “zietti”. Il tema degli amici, vicini di casa tra loro, era la base portante della struttura, da cui sapevamo di dovere cominciare. Certo, erano altri tempi: si potevano provare a fare delle cose, oggi tutto questo è molto meno facile. All’epoca tutto era una novità…
Creaste qualcosa di estremamente originale insieme a tutti gli altri autori. Come nel vostro consueto stile.
Era una bella avventura: con Teo e Gene facemmo anche i primi Mai dire Gol. Era una cosa molto in amicizia. Allora le sit-com non erano così frequenti: la vivemmo proprio come un’esperienza da provare con amici di cui ci si fidava. Il linguaggio era diverso dalle trasmissioni a cui eravamo abituati.
Ospiti della trasmissione erano spesso calciatori e giornalisti, tra cui Maurizio Mosca, su cui voi non risparmiavate mai battute. Come vi rapportavate con loro quando vi incontravate sul set?
Avevamo un ottimo rapporto, ci adoravano. Maurizio intelligentemente aveva capito che le nostre prese in giro erano utili anche a lui. Iniziava a giocarci ancora di più, perchè sapeva che avremmo ripreso le sue performance. Gli regalammo anche uno dei suoi mitici pendolini.
Il mondo del calcio ne I vicini di casa era comunque molto lontano, perchè volevamo andare molto più avanti rispetto all’attualità. Rischiavamo altrimenti di essere datatissimi. Anche per questo resta inspiegabile come non sia mai più andato in onda…Hanno trasmesso un sacco di volte Zanzibar, perchè non replicare I vicini di casa?
Cosa bolle ora in pentola in casa Gialappa’s? Siete gli unici autori ormai con le qualità adatte per tv, radio, web, teatro…
Siamo in attesa di capire se faremo Sanremo e dove: spero che presto lo potremo annunciare. Ho molta voglia di fare radio e non vedo l’ora arrivino delle novità. Ora facciamo tante puntate de Le Iene, anche se in molti purtroppo non vedendoci nella nostra solita formula pensano che non stiamo facendo nulla: c’è un immobilismo totale televisivamente parlando. Noi abbiamo voglia di fare, ma al momento non ci sono novità immediate. E al teatro, purtroppo, non c’è nemmeno da pensarci ora: è tutto bloccato.
Quest’anno che Grande Fratello Vip ha avuto una lunghezza infinita, è sembrato un sacrilegio non avere i vostri commenti…
Mi è dispiaciuto non fare Mai dire GF, e spero ci sia presto la voglia di ricominciare a vivere in tutto per tutto anche la tv. Noi ci siamo, la voglia di fare anche. Abbiamo sempre fatto tante cose diverse: questo momento lo vivo come tutti con una certa impazienza. Sono cambiate le prospettive su tutto.
Massimiliano Beneggi