Tanti nomi, tante arti, tante collaborazioni. Inoki è tanto di tutto.
Al secolo Faliero Ballarin, in arte Inoki (da Enok, sua vecchia tag di writer, con riferimento sia al profeta biblico Enoch che al wrestler giapponese Antonio Inoki), ma conosciuto anche come Inoki Ness (in gergo bolognese, “chi ne sa”), è un turbinio di idee, ispirazioni, performance, citazioni che arrivano dritte al pubblico.

Romano d’origine, bolognese d’adozione ma cittadino del mondo, comincia giovanissimo a sperimentare ogni forma d’espressione urban: hip hop, writing, rapping, breaking. Da solo o con altri artisti (non solo italiani), dj e vari collettivi. Nei suoi album, in particolare quelli da solista, affronta sia temi profondi, come la protesta sociale, che più leggeri, affidandoli a una particolarissima cifra stilistica, ma anche all’autoproduzione, a sua volta protesta contro l’industria discografica.
Inoki si professa un “puro” del rap che, al contrario di tanti celebri colleghi, resta una voce fuori dal… mainstream. La si può ascoltare, in tutta la sua energia, all’ultimo concerto di stagione dell’Arena Milano Est, stasera 14 settembre alle 21.30, dove il rapper porta MEDIOEGO, il suo ultimo album, nato durante la pandemia. Il titolo fa chiaro riferimento a una nuova, particolarissima, era storica, forse non proprio tutta all’insegna del progresso, almeno dal punto di vista dell’evoluzione umana, che ristagna sempre più nell’egoismo.
Comunicato stampa ufficiale