Amadeus sarà direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo anche nel 2023 e nel 2024. La notizia è stata resa ufficiale oggi, con largo anticipo rispetto agli ultimi anni. Non vi sono più dubbi, quindi, sul taglio dei prossimi Festival che proseguirà il lavoro fatto nelle prime tre edizioni dirette da Amadeus, capace di riportare a Sanremo assoluti Big della musica. Naturalmente è troppo presto ora per chiederci cosa potrà accadere nei prossimi due anni, ma possiamo interrogarci cosa significhi questa conferma per il conduttore.
Anzitutto vuol dire assumere una grande responsabilità, senza alcun dubbio. Doppia in questo caso, visto che doppio è l’accordo. Amadeus non solo dovrà rimanere sui livelli di questi anni (che hanno riportato grandi numeri di ascolto alla Rai e vendite degli album), ma dovrà anche stare attento a non cadere nella tentazione di fare delle prossime due edizioni un’unico grande evento indistinguibile.
Sì, perché il record di cinque presentazioni consecutive apparteneva, prima, solo a Mike Bongiorno e Pippo Baudo: due che appartengono alla leggenda della tv e che, comunque, sono sempre associati alla memoria storica del Festival. Non c’è niente da fare: con un certo numero di edizioni condotte (e dirette), si lega necessariamente il nome alla kermesse della città dei fiori. Ora, quel record viene eguagliato da Amadeus che, in questo modo, si inserisce di diritto nella storia dei più grandi presentatori della televisione italiana. Diventa infatti il terzo presentatore, insieme a Nunzio Filogamo, con più edizioni condotte. Dietro di lui, a quota 4, Fabio Fazio.

Dimentichiamoci degli anni bui in cui il conduttore non veniva contattato dai dirigenti e doveva limitarsi a trasmissioni senza alcun investimento da parte delle reti (si potrebbero citare un paio di puntate zero di programmi mai più andati in onda su Mediaset). Dimentichiamoci di quando veniva ricordato dai social solo per il bullismo subito da un concorrente maleducato. Diamo un’occhiata al curriculum di Amadeus e scopriamo di chi stiamo parlando.
Cresciuto artisticamente nella scuderia di Cecchetto, dopo tanta radio e Deejay Television nel 1993 presenta il primo dei cinque (anche in quel caso tutti consecutivi) Festivalbar. Praticamente, negli anni dell’impero baudiano a Sanremo, Amadeus crea il suo regno nella kermesse estiva, tanto da diventarne un’icona seconda solamente allo storico patron Vittorio Salvetti (per vent’anni anche presentatore della sua stessa creatura).
Conduttore di tanti programmi storici di casa Mediaset (Meteore, Matricole, Campioni di Ballo, Il Quizzone), passa alla Rai nel 1999 stabilendo uno storico record appartenente a pochi: dopo aver presentato il contenitore pomeridiano della domenica di Canale 5, diventa padrone di casa della celebre Domenica In. Quindi lancia programmi di grande successo quali L’Eredità (a oggi il quiz più longevo in Italia dopo vent’anni), Music Farm e, in un secondo ritorno a viale Mazzini, Reazione a Catena e Stasera tutto è possibile.
Dal 2020 diventa conduttore e direttore artistico per cinque edizioni consecutive del Festival di Sanremo.
Insomma, per chi non se ne fosse accorto e si ostinasse a vedere ancora in Amadeus il pungiball contro cui chiunque può sfogare i propri istinti di critica giornalistica, stiamo parlando di uno dei Presentatori per eccellenza della televisione. Ci si lamenta sempre che non ve ne siano. In effetti non ci sono nuove leve, per ora. Amadeus, però, è uno di quei grandi presentatori che, con cinque Festivalbar (mai presentati da Bongiorno e Baudo) e cinque Festival di Sanremo diventa a tutti gli effetti un esempio da seguire. E magari anche da rispettare: chi non lo ha fatto finora, approfittando della sua signorile educazione, potrà sempre ricredersi e farlo adesso, magari chiedendo scusa per non essersene accorto prima e sciacquandosi la bocca prima di parlare di Amadeus. Qualcuno dei vecchi direttori di casa Rai, ora, si mangerà le mani? Quel periodo in cui nessuno lo chiamava è alle spalle: chissà in quanti, con una scusa o con un’altra, ora telefoneranno ad Amadeus con tanti mesi di anticipo…
Massimiliano Beneggi