Fino al 23 ottobre, al Teatro Arcimboldi di Milano, è in scena Rocky Horror Show, (produzione Show Bees) nella sua versione originale di Richard O’Brien. Torna dunque il musical più sconvolgente di sempre, che farà un grande tour in tutta Italia. Ecco la nostra recensione.
IL CAST
Frank – Stephen Webb
Janet – Haley Flaherty
Brad – Richard Meek
Rocky – Ben Westhead
Magenta – Suzie McAdam
Riff Raff – Kristian Lavercombe
Columbia – Darcy Finden
Eddie/Dr Scott/Phantom – Joe Allen
Phantoms: Reece Budin, Stefania Du Toit, Jessica Sole
Swings: Nathan Shaw, Tyal Nurden
Regia: Christopher Luscombe
LA TRAMA
Brad e Janet sono due promessi sposi, molto precisi e attenti a rispettare ogni regola morale. Un giorno, mentre sono diretti a far visita al loro ex professore di scienze, la loro automobile ha un guasto. I due restano intrappolati in un temporale che non dà altra scelta se non quella di cercare rifugio in un castello. Qui, accolti da un cameriere gobbo e piuttosto buffo, capiscono subito di non essere nell’ambiente più adatto a loro. Il dubbio prende forma quando si presenta Frank, scienziato travestito da donna e piuttosto eccentrico, che non sembra rispondere esattamente alle regole morali di Brad e Janet. Lo scienziato, a suo tempo coinvolto intellettualmente da un certo Eddie, ma fisicamente dall’atletico Rocky, ha creato un nuovo ragazzo. Questi, con il cervello dell’uno e il fisico dell’altro, si chiama Rocky Horror.
Così i due fidanzatini presto scopriranno un mondo fino a quel momento sconosciuto, che tuttavia li vedrà protagonisti oltre ogni immaginazione. Saranno entrambi coinvolti in rapporti sessuali con Frank; Janet tradirà Brad per Rocky. Il tutto fino a scoprire che lo scienziato è il capo di un gruppo di alieni arrivato sulla Terra per fare sesso con gli umani. Sarà proprio il cameriere a risolvere la situazione, ponendo fine a una vita orgiastica tanto suggestiva quanto eccessiva e surreale. Gli umani, nel frattempo, sono ormai spaesati e confusi nel loro mondo di cui sono crollate tutte le certezze morali. L’allegria che regnava nel castello, ora è svanita. Si torna alla quotidianità.
LA MORALE
Tutto quel che è diverso da noi ci attrae nella sua trasgressione, specie se ci siamo sempre imposti di rifiutarlo perché a priori sbagliato. Quando lo conosciamo può anche darsi che ci coinvolga, ma fino a che punto? E ciò che è differente da noi, è davvero così lontano? A volte la felicità personale la troviamo proprio in quel che, per la società, è sbagliato. Forse per questa conta l’etica comune, ma la morale di ciascuno di noi, che deve vivere nel mondo che gli appartiene, ma può comunque spingersi a conoscere anche altre realtà.

IL COMMENTO
Rocky Horror Show compie nel 2023 i suoi 50 anni. Ne è stata fatta di strada nel frattempo: la società è profondamente cambiata, sotto ogni aspetto. Se un tempo era altamente trasgressivo immaginare un travestito che irrompesse nella scena, oggi si può guardare solo con ironia alla figura di bisessuali visti come alieni. Il politically correct ha cambiato il nostro linguaggio, facendo diventare questo testo tanto attuale quanto datato allo stesso tempo. Rimangono sempre coinvolgenti i colori, le coreografie, le scenografie e le straordinarie performance di uno spettacolo cult, da guardare con gli occhi delle epoche passate per renderlo eterno. Gli anni Settanta sono stati rivoluzionari: ora lo possiamo davvero dire a ragion veduta. La noia della quotidianità verrà spezzata ancora una volta dal caos. Cosa è meglio? Scegliete voi. Da segnalare che, eccezion fatta per alcuni interventi del narratore, la recitazione è tutta in lingua originale: non sarà comunque difficile farsi coinvolgere da I’m going home e altre canzoni passate alla storia, ma a chi non ha mai visto Rocky Horror Show è suggerito un ripasso della trama.
IL TOP
Ballerini e cantanti eccellenti colorano il palcoscenico con numeri esplosivi. La musica degli anni ‘70 è ancora oggi più che mai all’avanguardia. Ci si diverte e ci si emoziona, perché sarà proprio il ballo a trascinare in una storia (e in un mondo) inimmaginabili.
LA SORPRESA
Rocky Horror Show è sempre sorprendente in se stesso. Diverse sfaccettature danno luogo a innumerevoli interpretazioni, che faranno scoprire realtà dissimili da noi ma in grado di farci superare le nostre vergogne e fragilità. La sorpresa più grande, però, è il coinvolgimento del pubblico, che può acquistare un kit speciale con cui partecipare attivamente allo spettacolo. In tanti, in platea, sono travestiti come i personaggi del palcoscenico: lo show è in tutta la sala. Non spaventatevi se sentite urlare dietro di voi: tutto quanto fa colore, potrete partecipare alla stessa maniera. Nel Rocky Horror Show è proprio l’atteggiamento richiesto.
Massimiliano Beneggi