È un Umberto Tozzi in splendida forma quello che racconta la sua storia in musica nel tour Gloria Forever. Dopo un anno molto complicato per problemi di salute, il cantautore torinese è tornato sul palcoscenico per la grande festa che voleva festeggiare insieme al suo pubblico. Una doppia festa, visto che lo scorso marzo ha compiuto 70 anni, 27 in più della canzone intorno a cui ruota questo tour, Gloria. E non poteva che esserci, nel titolo della locandina, anche la parola forever, perché davvero si ha la netta sensazione di trovarsi di fronte a un successo eterno.
Nel concerto, che dopo aver illuminato il Colosseo di Torino nella serata di lunedì, ieri 6 dicembre ha fatto esplodere il Teatro Arcimboldi di Milano, c’è spazio anche per omaggi a Simon & Garfunkel e Lucio Battisti, idoli di Tozzi che scoprì l’amore per la musica attraverso le loro canzoni. Ci si emoziona con lui sul ritornello di I giardini di marzo, e ci si rende conto di quanto sia stato all’avanguardia e immortale il grande Battisti. Poi Umberto riparte a cantare i brani più forti della sua carriera e ti accorgi che la storia non è molto diversa. Ti amo, Si può dare di più, Notte rosa, Gente di mare, Stella stai, Tu, Io muoio di te, Gli altri siamo noi: non stiamo parlando di “belle canzoni amate dai fan”, ma di veri patrimoni della musica italiana. Sulla locandina c’è Gloria, ma la forza di Tozzi (che in pochissimi altri si possono permettere) è che al posto di quel brano potrebbero esserci scritto almeno altri otto titoli di uguale forza.

Le canta ancora con quella voglia di giocare coi falsetti come amava fare negli anni Settanta; le mani posizionate come se stessero preparando una meditazione; il sorriso sincero ed entusiasta di sempre. Non ha più i capelli lunghi, e sta ancora meglio. Umberto non è il cantante che ha fatto il suo tempo e riunisce pochi fan: riempie i teatri più grandi delle città, in delirio per lui come se gli anni non fossero mai passati. Ha segnato almeno due decenni pieni, identificabili con il suo solo nome, e continua a farli vivere anche ai più giovani. Dai 25 anni in poi ci sono davvero tutte le età nel pubblico. Unica nota stonata i fasci di luce a intermittenza che dal palcoscenico irradiano la platea con una aggressività forse un po’ eccessiva. Tuttavia il ritmo della musica lo permette e dopo poco ci si lascia coinvolgere dall’atmosfera delle canzoni: per due ore si può dare la precedenza all’udito e occuparsi in un secondo momento della retina. Nel gran finale sono tutti in piedi a ballare e applaudire uno dei più grandi cantautori di sempre. Tra i presenti ci sono anche i tre professori che hanno curato Umberto, permettendogli di continuare a fare sognare il pubblico.
Il tour proseguirà domani 8 dicembre a Padova (Teatro Geox), il 9 a St Moritz, l’11 a Firenze (Teatro Verdi), il 12 a Bologna (Europauditorium), il 14 a Roma (Teatro Brancaccio), il 15 ad Avellino (Teatro Carlo Gesualdo), il 18 a Trento (Teatro Santa Chiara), il 19 a Borgosesia (Teatro Pro Loco), il 21 a Bari (Teatro Team), il 31 a Perth in Australia, dove nel 2023 lo attendono anche Sidney, Melbourne e Adelaide prima di arrivare in Belgio. Ecco qui sotto la scaletta completa del concerto.
Gloria Forever è la celebrazione di uno dei tratti più belli della musica italiana, che mai spariranno e ancor meno stancheranno. Quando vi capita di sentire qualcuno che ponga la domanda “Ma perché certi cantanti italiani degli anni Settanta e Ottanta hanno così successo all’estero?”, regalategli un biglietto per un concerto di Tozzi: a volte non c’è risposta migliore di un esempio pratico. La vera domanda dovrebbe essere: “Perché in Italia sottovalutiamo chi ci rende grandi oltre i confini?”. Come si sia passati da certa musica a Sfera Ebbasta e Lazza rimane un mistero imperscrutabile, almeno per chi preferisce i sentimenti cantati alle banalità sui divari sociali incise su rumori.
Massimiliano Beneggi
Notte rosa
Equivocando
Ti amo
Roma Nord / Qualcosa qualcuno / Se non avessi te / Gli innamorati
Gli altri siamo noi
Il grido
Io camminerò
Dimentica, dimentica
The Sound of Silence
I giardini di marzo
Donna amante mia
Perdendo Anna
Si può dare di più
Dimmi di no
Immensamente
Gente di mare
Io muoio di te
Tu
Stella stai
Gloria