Dal 21 febbraio al 2 marzo al Teatro Parenti di Milano va in scena Cuòre. Sostantivo maschile.

Alvia Reale e Daniela Giovanetti, con la drammaturga Angela Di Maso, tentano l’impresa di essere sincere.
Cuòre nasce così, come un dialogo pubblico sul Teatro, sulla morte, sulla nostra vita. E si prova ad andare, senza pudore, in luoghi della propria memoria e della propria intimità, nel tentativo di trasformare la propria vita in qualcosa di collettivo.
Così lo presenta Angela Di Maso: “Tra autobiografia e incubi, la voce umana diventa quella di animali, per poi trasformarsi in passi di danza, in ricordi di note cantate; fino all’incontro davanti ad un Teatro chiuso, per dirsi che nonostante tutto, non è finita: l’ultimo spettacolo sarà meraviglioso. Il lavoro drammaturgico su Cuòre nasce da tre desideri: quello mio, di Alvia e Daniela di creare qualcosa insieme”.

Continua: Qualcosa che fosse un progetto originale, ma in cui il concetto di originalità fosse sinonimo di verità. Ma la verità è anche un percorso da fare, non un traguardo da cui partire. E si sa che noi tutti preferiamo ignorarla, la verità. Per non
soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Vivi. Ma noi tre questa verità la volevamo. A tutti i costi. Alvia e Daniela allora si sono messe a disposizione di questo nostro progetto in prima persona, andando quindi al di là del puro atto interpretativo per diventare loro stesse oggetto di analisi da cui fare
nascere l’atto creativo.

Perché ogni verità è un percorso tracciato solo attraversando la vita stessa. Passata. Presente. E futura. Forse. A me il compito in questo momento teatrale più rivoluzionario: ascoltare. E avere scritto il testo in cui il loro Cuòre diventa un
luogo in cui a noi tutti è dato ritrovarsi. Riconoscersi.

Comunicato stampa ufficiale