Ultime date per Vlad Dracula, il musical scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara, che vede protagonisti Arianna Bergamaschi, Christian Ginepro, Giorgio Adamo e un nutrito cast di attori per una trasposizione teatrale tutta nuova. Lo spettacolo sarà in scena sabato 18 marzo al Teatro di Varese, quindi dal 23 al 26 marzo al Teatro Alfieri di Torino, per chiudere dal 28 marzo al 2 aprile al Teatro Nazionale di Milano.

Una strana nebbia opprime un piccolo paese a nord dell’Inghilterra, in una coltre densa fatta di paura, inspiegabili morti e sparizioni. Il Prof Van Helsing, alchimista fiero e razionale, cerca una spiegazione logica per dare un senso a tutti questi misteri. Sotto osservazione è il paese di Whitby, in cui si trova la Carfax, divenuta dimora del misterioso magnate straniero, il Conte Vlad Tepes.
Personaggio schivo e irascibile, principe del male, è ossessionato dalla perdita della sua prima moglie, Elizabeth. Obbligato all’eternità, si serve di altre donne per colmare quel vuoto, destinando la loro esistenza però ad una vita dannata e senza amore. Fin quando casualmente rivede in Mina Murray la reincarnazione della sua amata Elizabeth. A Vlad si accompagna la figura della Contessa Justina, interpretata da Chiara Vergassola, un nuovo talento del musical italiano. Justina è un personaggio non presente nel racconto di Stoker. Apre e chiude lo spettacolo ed è l’ultima delle spose dimenticate nel tempo da Vlad. È un personaggio dalle mille sfaccettature e Il suo amore non corrisposto alimenta la sete di vendetta verso il Conte. Justina incontra il giovane giornalista Jonathan Harker, che per brama di successo rischia di rovinare il rapporto con sua moglie Mina Murray. L’ambizioso giornalista d’assalto, giunge alla dimora di Vlad Tapes, deciso ad occuparsi del più grande scoop giornalistico della sua carriera, ma sparisce nel nulla e sulla sua scomparsa indagano il Dottor John Seward e il suo collaboratore Strattford.
La storia ci porta a conoscere anche il visionario inventore Renfield un uomo che per raggiungere i suoi sogni professionali di scienziato si allontana dalla figlia Lucy
Westenra e per questo cade nella solitudine e nella depressione.

E’ proprio con l’attore che interpreta Renfield, Antonio Melissa, che abbiamo voluto scoprire qualcosa di più di questo spettacolo un po’ gotico e un po’ thriller, destinato a far crollare tante certezze che abbiamo sempre assecondato.
Antonio, la storia rimane fedele al testo originale?
Sì, lo spettacolo è di chiara ispirazione del famoso romanzo di Bram Stoker e ne mantiene la stessa linea drammaturgica, ambientata a fine ‘800. Siamo quindi all’alba dello sviluppo industriale moderno, con alcune piccole variazioni molto interessanti.
Ecco, in particolare quali sono gli argomenti che sottolinea maggiormente quest’opera?
Vengono sviluppati diversi temi, come il rapporto tra il bene e il male, la vita e la morte, la scienza e il mistero. Lo spettacolo vuole sensibilizzare il pubblico sul tema della tossicità del genere umano sul mondo. Anche per questo lo stesso personaggio principale assume una dinamica diversa da quella a cui siamo abituati.
Cioè?
Il nostro Dracula non è il classico vampiro che succhia il sangue. Piuttosto ne è chiarito l’aspetto umano. Dracula è un uomo che succhia energia da persone che sceglie per i suoi scopi.
Naturalmente la musica sarà al centro di tutto.
Certo, è fondamentale ai fini del racconto. E’ un musical noir, anche per la sua trama e una grande dose di mistero che la circonda.
Raccontaci Renfield, il tuo personaggio.
Si tratta di uno scienziato già esistente nel romanzo e che qui viene chiamato dal conte per realizzare una macchina capace di manipolare i fondamenti della fisica, quali lo spazio e il tempo. Questo lavoro lo porterà a chiudersi in se stesso, diventando prigioniero e vittima della propria invenzione. Così arriverà a una tormentata solitudine che svilupperà in un alter ego in carne ed ossa: un’anima oscura, che rappresenta fisicamente le sue paure, interpretata da Dario Guidi.
E’ curioso il significato di un countdown che segue lo spettacolo. In cosa consiste?
C’è un conto alla rovescia che vuole rendere il pubblico consapevole del fatto che il tempo a disposizione sia sempre meno. E’ giusto vivere ogni attimo, soprattutto ogni momento in cui si ama davvero. Dove c’è l’amore, il tempo si ferma: per questo il conte cerca di fermare il tempo in modo da consentirsi di ritrovare l’amore perso, la sua Elizabeth.
Divina Commedia, Cyrano, Forza venite gente. Potrei continuare con tantissimi altri spettacoli che ti hanno visto sulla scena: spesso cult della letteratura o della cinematografia, trasposti in teatro. C’è qualcosa che accomuna queste esperienze?
Più che dal tema, sono accomunate da personaggi forti, cupi, pieni di mistero che ho avuto la fortuna di interpretare. Ho avuto modo di vivere mille vite in forme differenti. Ricordo, per esempio, il Conte Ugolino o Caronte ne La Divina Commedia: personaggi distanti dalla mia persona, affascinanti per il loro dramma irrisolto.