La vita è sogno: al Parenti la Milano di Franco Loi

Da uno dei più grandi capolavori della drammaturgia di tutti i tempi, al Teatro Parenti di Milano dal 9 al 14 maggio arriva La vita è sogno di
Pedro Calderón de la Barca. La regia è di Daniele Abbado; sul palcoscenico Giovanni Crippa, Marco Balbi, Giovanna Bozzolo, Ruggero Dondi, Alberto Mancioppi, Marina Rocco, Antonio Rosti, Luca Sandri.

In scena dunque la riscrittura in versi del poeta Franco Loi, in una
lingua unica che unisce italiano, lombardo e milanese.
La storia è qui ambientata nella città meneghina rappresentata da uno dei suoi luoghi
simbolo, il Castello Sforzesco, dove i re e gli aristocratici dell’opera originaria, diventano
Galeazzo Sforza e i nobili della sua cerchia.
Intrighi, amore, giochi di potere e dissidi tra padre e figlio muovono le pedine di un
racconto scenico che allude a vicende della nostra vita pubblica e privata e ci invita a una
riflessione sulle ragioni del potere, sull’esistenza e sulla libertà.
Gli Sforza per parlare di noi oggi, a Milano: una favola che racconta come superare
l’insensatezza del vivere confrontandosi con problemi e idee che sono materia della nostra
vita e dei nostri sogni.

Giovanni Crippa


Scritto tra il 1993 e il 1995 per il Teatro Parenti e per la regia di Andrée Shammah, questo
testo straordinario, nella sua idea di fondo, e nella sua macchina teatrale, così pieno di
suggestioni, viene oggi messo in scena in una nuova edizione dal regista Daniele Abbado,
nell’ottica della riscoperta della milanesità, da sempre di casa al Parenti, e in occasione
del 50° anniversario del Teatro.


Una messa in scena in cui viene lasciato grande spazio alla poetica di Loi e alla sua
scrittura, caratterizzata dalla scelta del dialetto, inteso non come folklore ma come lingua
dell’esperienza e della poesia. Un uso del dialetto non alternativo a quello dell’italiano, ma
come attraversamento poetico totale. Questo nuovo allestimento sarà essenziale, scarno,
di forte impatto emotivo e intessuto drammaturgicamente dagli interventi musicali di
Simone Beneventi e impreziosito dalle luci disegnate da Angelo Linzalata.

Comunicato stampa ufficiale