Un rapporto tra madre e figlia, ma non un conflitto generazionale, quanto piuttosto uno scontro di idee e moralità. È Preferirei di no, intensa commedia nata dalla penna di Antonia Brancati in scena al Teatro Manzoni di Roma da giovedì 18 maggio a domenica 4 giugno, interpretata da Ivana Monti e Maria Cristina Gionta. La regia è di Silvio Giordani e le musiche dello spettacolo sono interamente eseguite dal vivo dal grande sassofonista Vittorio Cuculo.

In una casa isolata di campagna, una madre e una figlia si rivedono dopo molti anni, all’inizio sten-tano persino a riconoscersi. La figlia, manager cinica e pragmatica, la madre stravagante e inselva-tichita da una esistenza solitaria lontana dalla città. Tra le due donne molti conflitti irrisolti, centrati soprattutto sulla figura del rispettivo padre e marito. Scopo della visita di Diana, la figlia, è ottenere dalla madre un’intervista con foto a conferma di una vita familiare idilliaca per favorire l’elezione politica del padre. Ma Teresa non è la scorbutica donna di campagna che sembra. È colta, indipen-dente, schietta fino alla durezza, ma dotata di un sottile senso dell’umorismo. Dall’ostinato, comico rifiuto, dall’incalzante, irresistibile scontro tra le due donne emergerà la verità.

Foto di S.Stringola

“Preferirei di no nasce nel 1994 – racconta l’autrice Antonia Brancati – Era l’epoca di tangentopoli, del “così fan tutti”, della sconfitta dell’idealismo, del prevalere della rassegnazione o del pragmati-smo ed io volevo scrivere di una donna che fosse – come siamo, o, almeno, come dovremmo essere – migliore degli uomini. La casa di campagna in cui la mia protagonista cucina maniacalmente e si occupa del bucato vuole essere in realtà una “torre d’avorio” in cui – per dirla con le parole di mio padre – “l’aria di un secolo si condensa meglio che in un ufficio pubblico”.

Quello della madre è un grande ruolo per una attrice matura, e nel 1995 mia madre lo ha voluto interpretare. Sono orgogliosa che la grande attrice spagnola Julia Gutierrez Caba abbia scelto questo mio testo per festeggiare i suoi 50 anni di teatro nel 1998 e sono adesso felice che un’attrice come Ivana abbia deciso di farlo rivivere”.

Foto di S.Stringola

“Preferirei di no – spiega il regista Silvio Giordani – è un interessante duello psicologico con un finale a sorpresa. Teresa si è nascosta da se stessa fuggendo dal passato e dal riflesso abbagliante di una vita politica accanto al marito senatore. Quel passato che l’ha distrutta ritorna quando nella sua casa di campagna irrompe Diana a sconvolgere fragili equilibri faticosamente costruiti.

Delicato, intenso, ironico e graffiante, il testo – continua Giordani – conserva sempre una vena di sottile umorismo ed è una spietata analisi dei compromessi e delle feroci regole del gioco della po-litica”.

Preferirei di no è una produzione del Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi. Le scene sono di Mario Amodio, le luci di Marco Macrini, i costumi di Lucia Mariani.

Comunicato stampa ufficiale