Dal 23 al 25 giugno va nuovamente in scena, al Teatro Planet di Roma (via Crema, 14), Cara Anna Magnani, di e con Caterina Costantini e con Emiliano Ottaviani e Vincenzo Pellicanò. Al piano il Maestro Mario Vicari. Lo spettacolo, in questo cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Nannarella, giunge così a 300 repliche. E’ la stessa Costantini a raccontare qui il progetto:

“Cara Anna Magnani”, non una biografia di Anna Magnani ma piuttosto una
libera collocazione di frammenti non ordinati cronologicamente ed
assemblati al di fuori di ogni logica narrativa.
Lo stacco musicale, il flash interpretativo, lo spot ricavato da brandelli di
vita vissuta si impongono sulla “storia” e fanno si che il racconto proceda per
analogie e digressioni esistenziali, bravi del repertorio della Magnani,
trascrizioni teatrali di passaggi cinematografici, canzoni e parodie dal mondo
della Rivista.
Vi trovano spazio anche poesie, ricordi, giudizi, dedicati all’attrice da registi e
scrittori come Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini,
Luchino Visconti.
Roma fa da sfondo al mito sempreverde della Magnani: ma la Magnani non è
soltanto Roma; la Magnani è la Francia de La carrozza d’oro di Renoir, è
l’America di Tennessee Williams, è la personificazione della Grande Madre Mediterranea.
Ecco: quella Magnani che incuteva un certo rispetto prossimo al disagio a
Fellini è la Magnani del mito mediterraneo, è la zingara, la Carmen, la
Lupa verghiana, la ferina Assunta Spina, è la donna forte vicina a
Filumena Marturano, è la creatura volitiva che ricorda le madri del
profondo Sud; è l’invincibile matriarca terragna che rappresenta le radici del
nostro vivere quotidiano. Il perché di questo spettacolo, la risposta viene spontanea nel ripercorrere tutta la mia carriera di attrice e rivalutando il continuo e ossessivo
paragonarmi a lei da parte del pubblico e della critica.
Questo confronto ha avuto per me sempre il duplice aspetto di croce e
delizia.
A volte non è stato facile far capire che io ero Caterina e volevo essere tale;
certo mi sono sempre sentita attratta da lei, dalla sua figura mediterranea
di donna, di madre, di amante, di chi ha saputo vivere la sua vita con
intensità, e di conseguenza ripercorrere anche il suo repertorio artistico, è
per me come rappresentare una figura etica e mitologica.
A fine spettacolo, la direzione del Teatro Planet sarà lieta di offrire al
gentile pubblico un rinfresco a conclusione della stagione teatrale e per
festeggiare le 300 repliche di Cara Anna Magnani.
Comunicato stampa ufficiale