Pronti per cantare a squarciagola i brani più memorabili che hanno disegnato la carriera di Raffaella Carrà? Pronti per scatenare la vostra anima, ricordando la regina della tv più amata di sempre? Sta per arrivare lo show Raffaella-Omaggio alla Carrà, prodotto da Teatro Verdi di Montecatini Terme con la direzione artistica di Claudia Campolongo. Protagonista, con un corpo di ballo che la supporterà, la bravissima Beatrice Baldaccini, fresca dei successo teatrali di Pretty Woman-il musical e, prima ancora, Balliamo sul mondo.

Lo spettacolo debutterà il 24 luglio a Genova in Piazza delle Feste al Porto Antico, per girare tutta estate da Nord a Sud prima di cominciare con la stagione invernale, che vedrà Beatrice Baldaccini sui palcoscenici più importanti d’Italia. A cominciare dal Lirico Giorgio Gaber di Milano (15 ottobre alle 17, ma potrebbe aggiungersi una seconda replica). Un omaggio, fatto senza imitazioni, con tutta la spontaneità di chi ama da sempre le canzoni interpretate da Raffaella. Certo, non sarà facile contenere la voglia di ballare del pubblico nelle sale teatrali e Beatrice non ha nemmeno alcuna intenzione di farlo, come ci conferma il suo entusiasmo in questa intervista (clicca qui per ascoltare l’intervista completa).

Beatrice, con questa avventura dimostri un grande coraggio per confrontarti con un mostro sacro come Raffaella.

All’inizio questa cosa faceva paura un po’ a tutti: a me, ma anche al regista (Gabriele Colferrai, ndr) e al coreografo (Angelo Di Figlia, ndr). Toccare personaggi così importanti e iconici anche umanamente è difficile. Abbiamo voluto, però, avvicinarci a Raffaella con molto rispetto, senza imitarla o scimmiottarla. Abbiamo cercato piuttosto di dare una nostra interpretazione. In questo spettacolo canto e ballo, ma non parlo mai. Canto appunto con la mia voce, senza mai imitarla. Come qualcuno ha scritto, si vede una rappresentazione non tanto di lei quanto del suo spirito e di quello che ha trasmesso lei come energia e come ideali.

Quindi sarà un concentrato di canzoni senza una storia di fondo?

No, tra le canzoni di Raffaella ci sarà una storia di un ragazzo, a fare da fil rouge. Angelino partecipa al concorso che vede in tv per vincere un pomeriggio a casa con Raffaella Carrà. Nelle parti recitate parla con sua madre e di quanto lui ami Raffaella, di ciò che ha fatto nella sua carriera. La sua vita viene quindi raccontata attraverso gli occhi di un fan.

Quante canzoni interpreti nello spettacolo?

Sono diciotto brani.

In ogni canzone c’è sempre anche solo una frase con cui Raffaella lancia un messaggio sociale. Qual è il più importante che secondo te descrive meglio la figura della Carrà?

Raffaella ha rappresentato anzitutto la libertà di essere se stessi, di dire cose senza paura, di non prendersi troppo sul serio, di amare come e chi vogliamo. In ogni sua canzone, anche le più leggere, si ripete un concetto: “Ama chi vuoi, come vuoi e con chi voglia”. Questo messaggio nel 2023 è ancora un po’ troppo nel sottobosco.

Inimitabile dunque anche perché nessuno più di lei ha saputo raccontare certi temi.

Lo ha fatto in un’epoca in cui non era così scontato farlo. Oggi ce ne sono diversi di artisti che possono lanciare messaggi attraverso la musica: credo non vi siano mezzi più potenti per trasmettere quel che si pensa.

Qual è la canzone che ti diverte di più cantare e ballare in questo spettacolo?


Maracaibo. Non è sua, e per questo ci sono state diverse disquisizioni, ma anche lei l’ha cantata in sua versione. Un pezzo veramente divertente e strano se lo si ascolta. Il mio imprinting con Raffaella arriva proprio da Maracaibo, che mi piaceva sin da piccola.

Massimiliano Beneggi