Sono già sold out i biglietti per Non hanno un amico, lo spettacolo di e con Luca Bizzarri (scritto con Ugo Ripamonti) in programma domani al Teatro Puccini di Firenze (via delle Cascine). Una bella prova per Bizzarri, amato dal pubblico che non lo identifica pertanto unicamente nel duo con Kessisoglu.

Il testo è ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere il modo di dire “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo.

Esattamente come nel podcast – nato per raccontare la campagna elettorale e portato avanti grazie a una media di cinquantamila ascolti giornalieri e un milione di streaming al mese – ma con tutte le possibilità di approfondimento e “godimento” del contesto teatrale, al centro di Non Hanno Un Amico c’è la comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni social, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale.

Con tutta la sagacia della sua satira, in un’ora di racconto di noi, Bizzarri ci porta a ridere di noi stessi, delle nostre debolezze, dei nostri tic. Un’ora di racconto in cui ci riconosciamo come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che in realtà, a guardarlo bene, restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.