La grande novità musicale della settimana è senza dubbio il featuring degli Articolo 31 con i Coma Cose. Perlomeno la più attesa è certamente questa collaborazione inedita e sorprendente.

Articolo 31 e Coma Cose cantano insieme Una cosa bene, un inno all’amore magari non sempre e non da tutti capito, ma compreso dai protagonisti della storia (e questo è ciò che conta). Un sentimento che si percepisce sin dal primo istante, concedendo la possibilità di andare oltre le apparenze e le incomprensioni. La difficoltà più grande è non arrendersi alle più banali discussioni: Articolo 31 e Coma Cose sostengono l’amore come l’unica cosa buona, o meglio l’unica cosa certamente buona di questo mondo. Tutto il resto gira intorno a quello, perché chi si ama continua a scegliersi ogni giorno.

Tanta verità in queste parole, specie in un’epoca in cui i divorzi sono ormai consumati con una facilità impressionante e potersi amare è certamente un privilegio prima di tutto. Articolo 31 e Coma Cose uniscono quindi i loro generi indie e rap (che poi ascoltato oggi, con quello a cui siamo abituati, pare piuttosto un pop quasi melodico, mescolato con alcune frasi recitate). Si balla, ci si diverte e persino ci si rilassa con quelle note tipiche dei Coma Cose, che sanno mettere sempre in un’atmosfera di quiete. Il pezzo è una vera bomba per chiudere in bellezza un anno che li ha visti tutti protagonisti anche a Sanremo. Non ce ne vogliano gli altri, ma la differenza dal punto di vista vocale la fa decisamente California (al secolo Francesca Mesiano).

LDA lancia un messaggio simile in Promesse. Il rapper sottolinea l’importanza di una vita autentica, fatta di complicità e appunto promesse da mantenere. Amicizia vera e amore vero si esprimono solo in questo modo, creando una fiducia incondizionata nonostante le differenze caratteriali. Possa piacere o meno il genere, LDA si conferma un talento del rap, capace di realizzare ritornelli che non rinunciano completamente alla neomelodica tanto familiare al ragazzo. Così facendo, rimangono sempre in testa martellando e permettendo di ascoltare come si deve tutte le parole.

Forse in molti saranno tentati ogni volta di evitare l’ascolto delle sue canzoni, in quanto “figlio di papà” Gigi, ma LDA è davvero un cantante che merita di essere seguito abbandonando ogni pregiudizio. E’ cresciuto con la musica (e non gliene si può fare una colpa): si sente e lo si fa volentieri. Forse ha bruciato un po’ in fretta alcune tappe (vedi partecipazione a Sanremo 2023), ma LDA è uno dei nomi del futuro della nostra musica.

Questa settimana è uscita anche Sorridi è Natale, la nuova canzone interpretata da Massimo Ranieri. Si tratta di un pezzo molto allegro, che invita alla serenità e a lasciarsi andare al gioioso calore del Natale abbandonando ogni tipo di tristezza e cattiveria. Nel videoclip (un cartone animato) Massimo Ranieri impersona Babbo Natale che lancia regali dalla sua slitta volante, donando allegria a tutta una città. Persino chi stava per compiere una rapina si ferma, perché è Natale. Il messaggio è di una semplicità tautologica: meglio non restare soli, andare a mangiare e sorridere. La canzone mette serenità e se lo può fare con la voce di Ranieri diventa ancora più credibile, più vera. Più familiare.

Massimiliano Beneggi