La sensazione è che a Sanremo 2024 non tutti i Big saranno trattati alla stessa maniera. C’è qualcuno che viene considerato un po’ più Big di qualcun altro, nonostante le belle parole. Accade da sempre. Succede anche quest’anno, nonostante Amadeus sia riuscito a confezionare uno dei cast più preziosi degli ultimi 30 anni.

È lo stesso direttore artistico a tradirsi durante la diretta di Sanremo Giovani andata in onda il 19 dicembre, presentando i titoli delle canzoni in gara dei Big. Lo fa con un atteggiamento che distingue ciascun artista dall’altro. Situazione inevitabile per certi versi, vista la storia rappresentata da qualcuno di loro. Tuttavia, a tratti urticante per l’eccessivo divario nel trattamento che viene riservato a certi “intoccabili”.

Amadeus è orgoglioso di tutti i Big, ma per due di loro c’è una riverenza estrema.

C’è chiaramente un occhio di riguardo particolare nei confronti di Fiorella Mannoia e Negramaro. Tra tutti i 27 Big in gara a Sanremo 2024, Mannoia e Negramaro sono quelli che dal direttore artistico vengono presentati con tutti gli onori che qualcun altro si scorda.

Quando arrivano in scena i Negramaro, infatti, l’enfasi si fa enorme e loro stessi entrano sul palcoscenico del Casinò con l’atteggiamento dei vincitori annunciati.

Se tocca a Fiorella Mannoia, invece, il tono si fa improvvisamente molto serio. Della serie: finora abbiamo scherzato, ma adesso ecco una vera interprete impegnata nel sociale (perché quelli che fanno beneficienza e non lo dicono non valgono niente di fronte alla Signora rossa che più rossa non si può della canzone).

Per carità, la storia di Negramaro e Mannoia merita di essere glorificata. Ma non in questa occasione. Perché se hanno accettato di partecipare in gara, evidentemente hanno le loro buone ragioni che li accomuna a tutti gli altri. Specie, come si diceva, in un cast così importante dove nessuno ha da invidiare niente a qualcun altro. Invece Amadeus li ringrazia continuamente per avere accettato di mettersi in gioco. Ma sono in tanti ad averlo fatto questa volta, ecco perché questa evidente preferenza non è il massimo. Con Fiorella Mannoia, il direttore artistico non sa più come dirle “Sono felice che tu abbia accettato di essere qui”. Anche meno Ama! E lei che ricambia con un “Grazie a te, l’ho fatto volentieri”, detto con l’atteggiamento presuntuoso di non vuole dire ciò che pensa, ossia: “Figurati, l’ho fatto anche perché serve pure a me come a tutti gli altri promuovere il nuovo disco”.

Tra l’altro, dalle brevi interviste che Amadeus fa agli artisti in gara si capisce che per qualcuno valesse già il nome più della canzone stessa. Gazzelle, infatti, a quanto pare ha presentato più di una canzone (“Sono stato felice di ricevere i tuoi brani”, gli dice Amadeus). Anche con la Mannoia e la Bertè si ripete una gaffe simile, tradendo il fatto di averle esplicitamente invitate a mandare un brano.

Gli esclusi illustri del Festival hanno già avuto modo di farsi sentire in queste settimane, a volte anche troppo. Ma forse un pizzico di ragione, per prendersela e immaginare di essere stati scartati a priori, quella forse ce l’hanno.

I modi con cui sono trattati Negramaro e Mannoia potrebbero influenzare ulteriormente i voti: come se entrambi dovranno essere nelle zone alte della classifica, altrimenti sarà un sacrilegio. Lo ribadiamo, è sempre accaduto nella storia del Festival che qualche Big venisse trattato meglio. Questa volta speravamo non succedesse, peccato.

Massimiliano Beneggi