È uscita Malavita, la nuova canzone dei Coma_Cose.
Malavita è la storia di una donna dal passato tormentato, che decide di cambiare vita e chiudere i conti con l’immagine che ormai la gente ha di lei. La donna, chiamata Monnalisa, è infatti una ex prostituta che vorrebbe poter dare concretezza ai suoi sogni, compreso quello di essere amata. Per questo evita persino Dio, in quanto le parla col gergo della povera gente e della malavita, con cui lei non vuole più avere a che fare nemmeno nel ricordo.
Una storia che somiglia molto ad alcuni testi di De André. Ma non solo nelle parole.
Anche la melodia, infatti, riprende certe note di Faber e tante altre canzoni (che a De André si sono ispirati). A cominciare dalla fine della strofa, identica melodicamente al finale del ritornello di Mariposa, con cui la Mannoia si è presentata a Sanremo (non scampando alle critiche di plagio). Non solo: il ritmo e alcune atmosfere sono quelle de La noia di Angelina Mango (già in aria di somiglianza eccessiva con altri brani). Il ritornello, che ripete Malavita sembra proprio una fotocopia di Marianela, la canzone dello scorso anno di Hugel. Si ritrova un po’ tanto folk, come quello di Mannarino (Me so’ mbriacato): insomma di originale non c’è davvero nulla. I Coma_Cose con Malavita hanno fatto un bel collage di brani già esistenti. Nessuno li può accusare di plagio, perché di ogni canzone hanno tratto solo qualche nota, troppo poche per parlare di plagio. Ma con un puzzle fatto ad hoc, il successo è immediato e porta a una canzone orecchiabile: la scuola di Fedez insegna. Anche per questo funzionerà. Però peccato: dai Coma_Cose ci si attende qualcosa di diverso ogni volta, i numeri li avrebbero.
Massimiliano Beneggi
Ecco video e testo completo di Malavita.
Monnalisa è il suo nome d’arte
E si perde per un istante
Tra la musica delle piazze
Batte il sole sulle serrande
Fuma sola ma intanto piange
Sembra una più grande di me
Ma è una niña di mondo
Figlia del porto
E balla sopra una cassa
Il cuore le insegna in fretta
Che non è più una ragazza
Odia le foto
Sogna una moto
Che vada forte e basta
Scappa da un Dio che parla
Il gergo della malavita
Malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita
Ti rivela sempre un mare di cose
Sotto i veli delle giovani spose
Gli occhi neri mi sembrano i tuoi
Monnalisa Monnalisa Monnalisa Monnalisa
Che non hai mai visto un mazzo di rose
Non sarà mica colpa del tuo nome
Tu non ami tu fai solo l’amore
Tu non ami tu fai solo l’amore
Occhi rossi come con i flash
Malavita sognando il cash
Desideri che mandano
La sua testa in crash
Viola di campo non sarà l’ennesima
Bocca di vino color di quaresima
Che dovrà vendere cara la pelle
A un cattivo mercante di stelle
Sotto ad una
Luna
Che sembra una moneta
Un tirapugni d’argento
Sopra ad un guanto di seta
Odia le foto
Sogna una moto
Che vada forte e basta
Scappa da un Dio che parla
Il gergo della malavita
Malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita
Ti rivela sempre un mare di cose
Sotto i veli delle giovani spose
Gli occhi neri mi sembrano i tuoi
Monnalisa Monnalisa Monnalisa Monnalisa
Che non hai mai visto un mazzo di rose
Non sarà mica colpa del tuo nome
Tu non ami tu fai solo l’amore
Monnalisa è il suo nome d’arte
E ha voluto giocarsi a carte
La fortuna ma è già distante da qui
L’hanno vista sopra ad un treno
che fuggiva dal suo veleno
Il passato è una serpe in seno
Malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita malavita
Ti rivela sempre un mare di cose
Sotto i veli delle giovani spose
Gli occhi neri mi sembrano i tuoi
Monnalisa Monnalisa Monnalisa Monnalisa
Che non hai mai visto un mazzo di rose
Non sarà mica colpa del tuo nome
Tu non ami tu fai solo l’amore
Tu sorridi ma nascondi dolore
Tu non ami tu fai solo l’amore