Non c’è pace per Claudio Baglioni e per il suo Festival di Sanremo. Nonostante sia stata una delle più belle di sempre,l’ultima edizione continua a essere al centro delle polemiche e degli attacchi dei più accaniti avversari di Claudio. Stavolta l’affondo è stato di Francesco Guccini, che non ha affatto apprezzato l’omaggio che il collega gli ha fatto cantando Dio è morto con Ligabue nella serata finale.
Se il Liga ha provato a impegnarsi, Baglioni proprio no. Ha pure sbagliato a prendere la nota alta, si vedeva che non ne aveva voglia, anzi non gliene fregava proprio niente
Questo è uno stralcio della dichiarazione di Guccini al Corriere della Sera. Di sicuro Baglioni e Guccini hanno sempre avuto due modi differenti di interpretare la musica, sia nella melodia sia nel significato delle loro canzoni, e anche sulle canzoni presentate in gara e scelte dal direttore artistico, il cantautore emiliano ha qualcosa da ridire:
Non mi piacciono quei pezzi con strutture tutti uguali, una strofa e subito il ritornello a salire
Evidentemente Guccini non ha digerito l’esclusione del brano I migranti presentato lo scorso anno dall’amico Iacchetti -che già nella nostra intervista aveva accennato a questa distanza tra i due cantautori come possibile causa della sua mancata partecipazione- e il tentativo di Baglioni di tendere una mano a un collega stimato pur se diverso da lui è andato a vuoto. Peccato, quel duetto con Liga era piaciuto molto a tanti, ed era un duetto tutt’altro che dovuto per un artista che non ha mai fatto Sanremo. Baglioni ha voluto omaggiare un grande della poesia e della musica, ma la polemica (forse per invidia?) abbonda sempre anche quando ci si potrebbe tranquillamente sedere in poltrona e dire: io sono l’originale, e nessuno mi toglierà il fatto di esserlo, però grazie. Niente, Guccini non è di quel parere.
Massimiliano Beneggi