Ieri sera il più grande critico d’arte italiano, Vittorio Sgarbi, ha debuttato con il suo racconto su Leonardo al Teatro Manzoni di Milano. Già dalla locandina che lo vede impersonare la Gioconda si doveva intuire il tenore dello spettacolo: l’irriverenza di Sgarbi consente di mettere persino in discussione un talento assoluto come Leonardo Da Vinci, di cui ovviamente il critico elogia l’immenso genio, ma altresì dice : “Leonardo era un pessimo pittore e scultore”. Non si perdona infatti al grande Da Vinci la mancata intuizione nel dipingere l’Ultima Cena direttamente a secco su parete, costringendo così a una serie di restauri nei secoli per l’inevitabile rovina dell’opera.

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Sapienza é figliola di esperienza, diceva l’artista, e in effetti va comunque lodata la sua sperimentazione anche nella pittura: dagli errori nasce la comprensione. Il dilettantismo di Leonardo, dunque, potrebbe apparire come la fragilità criticata da Sgarbi con la sua proverbiale enfasi che spettacolarizza ma mai ridicolizza (né mai vorrebbe farlo!) ogni nervo scoperto degli autori. Il tutto con un multimediale e avvincente confronto tra le opere di Leonardo e quelle contemporanee, nonché con una somma riconoscenza per il genio che il toscano espresse anche nel campo della tecnologia e della scienza.

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Un excursus impareggiabile dove il pubblico non si annoia ma, al contrario, può finalmente avere accesso alla conoscenza della pittura che Leonardo seppe riconoscere come un’innovazione. Proiezioni raccontate con estrema simpatia e conoscenza da uno che non le manda a dire nemmeno al più grande genio di sempre, a 500 anni dalla morte di questo: nessuno come Leonardo ha dato un’impronta ai suoi ritratti (come la Monnalisa) al punto da superare se stesso e fare di fatto vivere quella persona che è raffigurata. Aneddoti, talvolta inediti, colorano la serata come nemmeno Dan Brown ha mai saputo fare. Uno spettacolo consigliato che ci spiega, una volta di più, come veniamo dal passato, e il sempre puntuale Teatro Manzoni confeziona una preziosa serata dove il racconto va a braccetto con la cultura, più che mai orgogliosamente italiana.

Massimiliano