È la nuova rivelazione di Amici, una voce sporca, grintosa, che non si presta però unicamente al rock. L’energia di Giordana Angi fa arrivare al pubblico tanta emozione, e per questo è già accreditata da tutti a vincere. Nel frattempo è uscito da due settimane il suo primo album, che immediatamente si è posizionato nella top Ten dell’hit parade: l’Italia ha scoperto una nuova stella, e la sensazione è che non sarà una meteora.

Per il debutto sulla scena che conta, Giordana ha deciso di puntare su un tema piuttosto impegnativo: il suo singolo, Ti ho creduto, é un pop puro che racconta la storia di Sara, una ragazzina che non vede l’ora di crescere per lasciare quell’età adolescenziale in cui nessuno comprende le sue difficoltà con i compagni che la prendono in giro e la fanno stare male. A peggiorare il mancato dialogo con la madre, troppo presa da impegni personali per accorgersi del disagio di Sara, l’ombra di una persona che la ragazza vede come un possibile amico che la comprenda: in realtà è il mostro peggiore, quello che la violenta e la perseguita nei pensieri incancellabili. La lucidità di Sara supera il senso di vergogna: lei vorrebbe potere ballare nella pista della vita che ha davanti con i suoi sogni da realizzare, e guardarsi allo specchio senza piangere, ma intanto pensa anche a come potrà mai invecchiare quel mostro, con quale coraggio. Sa che lei troverà la forza di sputargli in faccia tutto quello che le ha tolto con quella vigliaccheria.

I sogni nascono per vivere, nessuno può permettersi di spezzarli: ancora peggio se dietro c’è un’ipocrita seduzione, che vuole solo fare male. Giordana è solo l’ultima in ordine di tempo a gridare questa rabbia contro la violenza sulle donne: la sua voce graffiante e la disperata convinzione nel suo timbro rendono il brano ancora più incisivo, col crescere delle strofe, e alla fine la commozione arriva inesorabile.

Brava Giordana, comunque andrà Amici, la musica italiana ha trovato una nuova vera cantautrice: sentiremo tanto parlare di lei, e sicuramente la personalità e il coraggio di esordire con un brano così impegnativo la premierà. Perché Ti ho creduto lancia un messaggio importante, come dovrebbe fare sempre la musica, anche con le apparenti canzonette. E chi si fa profeta del valore vero della musica, deve ottenere un riscontro più grande di chi stramazza quattro versi senza valori.

Ecco qui sotto video e testo del brano, contenuto nell’album Tutti a casa, che narra della necessità di amore per ritrovare ciascuno la propria identità e il proprio spazio nella vita.

Massimiliano Beneggi

Questa mattina non volevo proprio alzarmi,
ma mia madre ha cominciato ad urlare,
non ha avuto neanche il tempo di abbracciarmi:
“La colazione è pronta, vado a lavorare”.
A scuola le parole diventano botte
perché tutti sanno solo giudicare
e i miei sentimenti sono ossa rotte
e comincio a stare bene,
quando all’uscita di scuola c’è sempre quel signore che vuol giocare con me.
Questa mattina non riesco ad alzarmi
tanto mia madre non si accorge che sto male,
per lei sono uno dei tanti rimorsi
per questo penso a te che mi sai ascoltare,
non vedo l’ora di compiere diciott’anni
per scordare tutto questo mio dolore,
forse non so se riusciró a guardarmi e se
il tuo sudore andrà via col sapone.
Avevi detto che volevi essere solo un mio amico e ti ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto e mi hai promesso che mi avresti preso un bel gelato
e ti ho creduto, ti ho creduto, ti ho creduto
e allora togli quella bocca che la barba mi fa male e lasciami le gambe che da grande ci devo ballare,
ci devo ballare.
Questa mattina non riesco ad accettarmi
chissà a trent’anni cosa penserò di me,
se riuscirò ancora ad innamorarmi
o se qualcuno poi lo farà per me
ma forse è colpa mia, colpa mia,
che piango da sola davanti a questo specchio,
chissà se riuscirai a diventare vecchio
e dove troverò il coraggio di sputarti addosso.
Avevi detto che volevi essere solo un mio amico e ti ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto e mi hai promesso che mi avresti preso un bel gelato
e t’ho creduto,
ti ho creduto, ti ho creduto
e allora togli quella bocca che la barba mi fa male
e lasciami le gambe che da grande ci devo ballare,
ci devo ballare,
ci devo ballare,
ci devo ballare.
Questa mattina Sara non riesce ad alzarsi
tanto nessuno qui si accorge che sta male.