È tornato settimana scorsa, con il nuovo singolo Il coraggio, uno dei più grandi protagonisti della musica di inizio millennio. Pablo Meneguzzi ha segnato un’epoca indiscutibilmente con le sue canzoni d’amore che hanno fatto palpitare cuori talvolta infranti, capaci di ritrovare speranza nei brani sognanti del cantautore italo-svizzero.Sentimenti e valori sinceri sono sempre stati al centro delle sue canzoni. Dalla vittoria del Disco per l’estate con Mi sei mancata sono trascorsi 19 anni, ma il successo clamoroso iniziò nel 2003 con la popolarissima Verofalso. Da lì arrivarono quattro partecipazioni a Sanremo (Guardami negli occhi nella controversa edizione del 2004, Non capiva che l’amavo nel 2005, Musica nel 2007, Grande nel 2008) che lo lanciano nelle preferenze dei ragazzi, e forse nelle invidie e nelle critiche di qualche addetto ai lavori. Torna così, due anni dopo un progetto nato con Simone Tomassini, sul mercato discografico con Il coraggio.
Lui, che ipocrisie e rumors non li ha mai sopportati ma a cui ha sempre replicato con educazione e rispetto, racconta così uno dei sentimenti più forti che smuove il mondo. In questo momento più che mai. E lo fa con una delle melodie più orecchiabili, dolci e allo stesso tempo energiche che si possano godere. Sono passati diversi anni, ma Meneguzzi è sempre stato concentrato sulla sua musica mantenendo un costante rapporto coi suoi fan sul suo Canale facebook. Ora torna per rimanere nelle classifiche e scaldare i cuori dei suoi fans. C’era bisogno di lui, bentornato Pablo!
È nel momento in cui ti fermi che scopri le cose lasciate li’ ad aspettare che invece ti interessano. Come i valori che perdi e ritrovi da adulto o all’ occasione che ti succeda qualcosa che ti faccia fermare per ritrovarli.
Un album inteso come uscita di un singolo ogni 2 mesi che poi alla fine si potrà definire album per noi vecchi romantici. Parlerà semplicemente di me, della mia arte, e del mio modo nuovo di fare musica volendo stare lontano dalle scene, dai video e dalle foto di cui ero schiavo. Non rinnego nulla ma c’è un momento e un’ età per tutto. Ora la mia priorità è fare il papà e voglio essere un idolo come papà non solo come cantante.
Da lì in poi ho sviluppato il coraggio di farmi una famiglia, di andare nel profondo di questa esistenza, oltre il successo ci sono molte altre cose, fondamentali per essere felici.
Hai detto abbastanza chiaramente con questa canzone che il coraggio è quello di chi sorride sempre dopo che ti sei rialzato. In questi anni quante porte in faccia ti sei sentito sbattere?
Sai, entrare in casa delle persone che non ti conoscono è sempre difficile. L’umanità ha sviluppato una forte diffidenza e dei concetti educativi sbagliati. Ci mettono sempre a confronto con il cattivo che fa più tendenza del buono. Io credo ci sia molto da lavorare in questo senso per limare il pregiudizio e riuscire ad andare in unica direzione, che è quella del lasciarsi emozionare. Invece vincono le multinazionali e le mode che ci comandano e usano l’ individuo rendendolo schiavo di un sistema che ti permette appena di arrivare a fine mese. Questo è il momento di capire che siamo tanti e siamo tutti importanti, che non serviamo solo per arricchire i grandi, ma che serviamo per salvare l’umanità, il clima, l’ economia. Senza i piccoli, che hanno il coraggio non vi è esistenza.
Al momento è tutto fermo. Non vedo l’ ora di riabbracciare i miei fans. Credo che a loro vada se ancora faccio dei numeri online e se resisto nelle piazze.
Moltissimo. Oggi sono un artigiano della musica posizionando la musica al primo posto ed io in secondo piano. Prima arrivava la mia immagine e poi la musica. E poi sono padre. E non c’è nulla di più grande e meraviglioso che mettere un’ altra vita alla tua come priorità.
Massimiliano Beneggi