Questa sera su Raidue andranno in onda le repliche di Salemme il bello…della diretta, il fortunato programma in tre puntate che vede protagonista il comico napoletano nella registrazione di tre commedie.

salemme

Il primo appuntamento è quello con Di mamma ce n’è una sola, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, con Maurizio Casagrande. L’opera  che quest’anno festeggia i suoi 20 anni, è uno spettacolo sulle finzioni e sui paradossi, dove si mescolano dialetti diversi, dal napoletano arcaico a quello dell’entroterra campano, dalla parlesia (linguaggio codice dei musicisti napoletani) a vocaboli di fantasia. Nel cast insieme a Salemme, anche Ombretta Ciccarelli, Teresa Del Vecchio, Gino Monteleone, Andrea Di Maria, Mirea Flavia Stellato, Sergio D’Auria, Vincenzo Borrino, Franco Cortese, Massimo Andrei, Luana Pantaleo.

Scene e costumi di Francesca Romana Scudiero, musiche di Antonio Bocci

LA TRAMA

Chiara è la mamma padrona di una grande famiglia piccolo – borghese della provincia napoletana. padrona del marito Benedetto, professore di lettere, uomo all’antica: padrona delle sorelle, Celeste e Rosa, di cui ha governato la vita indirizzandone addirittura i gusti in fatto di mariti; padrona soprattutto del figlio Franco, impiegato statale, psicolabile. Del figlio, della sua fragilità psichica, Chiara ama dire: “……….una sola parola: sensibilità!”.

Ed è proprio questa spiccata sensibilità che metterà in pericolo la stabilità della famiglia e minerà alla base il potere di Chiara. Franco, infatti, e qui siamo ala storia vera e propria della commedia, ha un legame molto forte con una cagnetta, Ofelia.
Un giorno Ofelia muore. Il dolore è troppo forte per Franco che decide perciò di non voler più soffrire, mai più, per la perdita di un affetto. Considera quindi il fatto che la sua famiglia è perlopiù composta da anziani che, più presto che tardi, dovranno lasciare la vita terrena.

Bisogna perciò preparare le sostituzioni. Attori, cioè, che siano la copia non fisicamente ma spiritualmente esatta dei suoi parenti più cari. Attori, pronti ad “entrare in scena” non appena gli originali non “saranno più tra noi”. Insomma come le riserve che attendono il proprio turno in panchina durante una partita di calcio. La trovata getta in un comprensibile scompiglio tutta la famiglia.