E Checco fa Modugno: testo e video di “L’immunità di gregge”.

Si può fare ridere anche con la quarantena? Evidentemente sì, se lo si fa con intelligenza. E’ arrivato ieri un nuovo esilarante brano di Checco Zalone: L’immunità di gregge. A pochi mesi dal discusso successo di Immigrato, colonna sonora del suo ultimo film Tolo Tolo, il comico e cantante pugliese ha sfornato una nuova canzone dedicata alla quarantena. Come al solito con tanta ironia e un doppio senso mai fastidioso, di fronte a cui è impossibile trattenere la risata. E con una melodia di grande orecchiabilità: questa volta tocca a Domenico Modugno essere citato, con un ritornello sulla falsariga di Piange il telefono e vari accenni per tutto il brano.

zalone

La canzone racconta la storia di un ragazzo a cui la fidanzata (Virginia Raffaele nel video) aveva promesso di rompere il ghiaccio dell’intimità il 9 marzo, quando poi il Presidente impose le distanze. Da quel giorno l’innamorato non ha smesso di pensarla, ma per confidarglielo ammette che stringe sempre in mano due cose, una delle quali è…la speranza. Simpatico, travolgente, ancora una volta Checco Zalone ci fa sorridere in un periodo decisamente complicato. Con quella gag dell’ignorante privo di romanticismo non stanca mai e anzi raggiunge livelli epici, persino quando si propone come ultimo tampone per la ragazza e cita l’inarrivabile Modugno ne La lontananza. Dopo gli omaggi a Celentano, dunque, Checco ricorda il grande Mimmo imitandolo per tutta la canzone e parafrasandolo in uno straordinario verso: “La quarantena sai è come il Veneto., spegne i focolai piccoli ma può accederne di grandi”. Arriverà l’estate e ci decreteranno un’immunità di gruppo, o meglio di gregge. Va da sé che la fidanzata, così, viene paragonata a una pecora. Il resto si immagina. Fintamente scontato, spensierato, vero. Per questo ancora una volta Checco Zalone fa centro nel suo modo di farci ridere senza mai risultare fuori contesto. Quando dietro a un lavoro c’è una cultura, si può fare tutto: anche gli ignoranti. Ecco qui sotto allora testo e video della canzone.

Massimiliano Beneggi

Ricordo le tue ultime parole
aspetta che sboccino le viole
febbraio è troppo triste e fuori piove
te la darò di marzo il giorno 9

Balordo fu quel giorno buio e tetro
(drin, sono io, accirrimi, chiudi in casa)
che il Presidente disse: “almeno un metro”
da allora aspetto invano in questa stanza
due cose stringo in mano, una è la speranza

Arriverà
l’immunità di gregge
sui monti e sulle spiagge
la pecora più bella sarai tu
amore mio
vedrai, tutto andrà bene
e l’ultimo tampone
sarò io per te

La quarantena, sai, è come il Veneto
spegne i focolai piccoli ma può accenderne di grandi
come quello che arde nel mio cuore
lui non resta a casa, il mio cuore va per le strade
scavalca muri, varca portoni
perché anche un cuore si rompe i co…

Arriverà
l’immunità di gregge
sui monti e sulle spiagge la pecora più bella sarai tu
amore mio
tu dimmi solo dove
ti porto un 19
che Covid non è

Irina è la tua giornata fortunata
sai cos’è un toyboy?

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