Siamo diventati tutti cuochi, ginnasti, artigiani, tecnologici, colti lettori, critici di serie tv, canterini: in tre mesi di quarantena abbiamo sviluppato la creatività fino a conoscere straordinari confini che non sapevamo esistessero in noi. A un certo punto siamo stati anche un po’ felici probabilmente di sentire il racconto della nostra anima che ci suggeriva quali fossero i progetti e l’atteggiamento che ci aiuteranno nella vita. Eppure ora, che con le mascherine vediamo gli occhi ma non i sorrisi, ci rendiamo conto di quanta voglia assurda ci sia nello stare tra la gente a divertirsi e abbracciarsi.
J-Ax ha lanciato ieri il nuovo singolo, Una voglia assurda, dove con il consueto ritmo orecchiabile (non ai livelli di quelli a cui ci ha abituati negli ultimi anni, sebbene si ballerà e tanto) racconta proprio della voglia di vivere in società dopo il lockdown. Ecco qui sotto testo e videolyric del brano, in cui il popolare rapper appare come un disegno in bicicletta per Milano tra automobili e murales che riecheggiano la gran confusione di gente, improvvisamente diventata salutare. Tante citazioni (dai film di Netflix, ormai tutti visti, all’inviata di Barbara D’Urso davanti a cui si tirerebbe giù le mutande, fino a Brunori Sas e Gigi D’Agostino), ma una in particolare sembra leggersi tra le righe. Se è vero che la canzone inizia dicendo che l’industria della musica è fallita con il lockdown, il colpo di grazia sembra darlo sull’ex amico Fedez: gli influencer mo nessuno se li fila, fare le dirette mi stava antipatico da prima. Se l’allusione fosse davvero al collega, basta poco per capire a chi si riferisca con la frase Sono cresciuto come i peli sulle gambe alla tua tipa. E così J-Ax marca ancora una volta la sua differenza dai Ferragnez. Lo fa anche citando se stesso e la sua storia musicale: c’è infatti anche una breve citazione del celebre Tranqui funky, da cui appunto si sente cresciuto.
Un brano che è una vera occasione quindi per fare tante citazioni e raccontare quanto sia bella la confusione di questa Italia bizzarra piena di grandi personaggi.
Massimiliano Beneggi
L’industria della musica è fallita
ma Io ho un futuro perché ora so fare pizze Margherita
la libreria di Netflix l’ho finita
Ora voglio fare Binge Watching alla vita
gli influencer mo nessuno se li fila
fare le dirette mi stava antipatico da prima
asintomatico alla sfiga
sono cresciuto come i peli sulle gambe alla tua tipa
ma questo suono è funky questo suono è tranqui
perché ormai puoi darmi schiaffi solo con i guanti
come la musica tra alti e bassi attimi infiniti
la vita è fatta d’istanti, ma uniti
E se rispetto la distanza
che tanto tutto passa
allora dimmi perché
ho una voglia assurda
di stare tra la gente e urlare come in curva
cantare acqua azzurra nudi in riva al mare
perdere un pò la testa
stare in strada a ballare
entrare in ogni festa
che poi si che ci importa
stiamo qui fino all’alba
con in tasca la felicità
ci baciamo tutti
ci baciamo tutti
E se potessi andare al mare ora sopporterei tutto
anche quelli con il salvagente a fenicottero
e se in cielo vedo l’inviata di non è la d’Urso
mi tiro giù il costume e le faccio l’elicottero
anche il fan
di Brunori Sas
ora sogna il club
e Gigi D’Ag
persino il pezzo estivo di J-Ax
mi manca il traffico della città
e il mio odio per la gente è sparito come i no vax
al futuro penso poco
perché mi manca il presente
e il passato vorrei fosse remoto
tipo chat di gruppo
andrà tutto bene? non so
so solo che vorrò più bene a tutto
E se rispetto la distanza
che tanto tutto passa
allora dimmi perché
ho una voglia assurda
di stare tra la gente e urlare come in curva
cantare acqua azzurra nudi in riva al mare
perdere un pò la testa
stare in strada a ballare
entrare in ogni festa
che poi si che ci importa
stiamo qui fino all’alba
con in tasca la felicità
ci baciamo tutti
ho una voglia assurda
di scottarmi le spalle
e della sabbia dentro le scarpe
Ho una voglia assurda
quando giocano in spiaggia
e la palla poi m’arriva in faccia
che poi si che ci importa
stiamo qui fino all’alba
con in tasca la felicità
ci baciamo tutti
ci baciamo tutti.