È destinata a fare discutere l’intervista pubblicata questa settimana sul settimanale Diva e Donna, rilasciata da Albano.

Il cantante si dichiara molto preoccupato per il futuro della musica e dello spettacolo: il lockdown ha interrotto le attività e i concerti a cui lavorano, oltre all’artista, altre 50 persone tra musicisti, operatori e tecnici. Nell’esternare quindi la sua rabbia nei confronti della situazione e della dimenticanza del governo noi confronti dello spettacolo, Albano si scorda però di evitate parole che possono fare sobbalzare i lettori. ‘Prendo 1470 euro di pensione, nonostante abbia sempre pagato i contributi. Se la situazione non cambia potrei reggere ancora per un anno, e nel futuro non posso certo mantenermi con la pensione‘.

Ma come? Non può il signor Carrisi cantare in sale con 200 persone o in luoghi all’aperto con 1000 anime? In fondo non erano previsti suoi concerti a San Siro, e quei numeri potrebbero anche interessare il cantante di Cellino San Marco. Senza considerare che in Russia, dove le regole sono meno restrittive, farebbero la fila per assistere ai suoi tour.

Ha ragione Albano ad alzare la voce per il mondo dello spettacolo: forse, però, non era proprio il caso di parlare della propria pensione come di una misera vergogna nel momento in cui tanti italiani che percepiscono uno stipendio inferiore e che ora sono in attesa di una cassa integrazione da mesi. Del resto Albano ama gonfiare un po’ le parole: nella stessa intervista afferma infatti anche di aver passato una bella quarantena con la sua famiglia per quattro mesi. Ha aggiunto un mese e mezzo di lockdown. E dire che il 4 febbraio cantava con Romina a Sanremo…