Dal 17 al 19 giugno alle 21.30 nel Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano, Gabriele Lavia leggerà l’Edipo Re di Sofocle. Naturalmente i posti saranno limitati: per questo motivo i biglietti sono già esauriti. Identico discorso per tutti gli altri spettacoli che il Piccolo metterà in scena nel chiostro nelle prossime settimane. I primi posti liberi, ormai, sono già per la fine di luglio per lo spettacolo Marionette che passione! (ingresso a 5 euro).successo incredibile quello registrato dal Piccolo, che conferma la grande voglia di teatro da parte dei milanesi dopo il lungo lockdown.
Ecco qui sotto come Gabriele Lavia presenta la sua lettura di Edipo Re.
Aristotele considerava Edipo Re la “perfetta espressione del genio tragico greco”. L’opera è considerata il capolavoro di Sofocle e il modello assoluto dei meccanismi della tragedia greca. Una grave pestilenza, causata dall’ira di Apollo, colpisce il popolo di Tebe durante il regno di Edipo. Il “male” potrà essere sconfitto quando il colpevole dell’assassinio del Re sarà scoperto e punito. La trama della tragedia è l’indagine che Edipo stesso conduce per trovare il misterioso colpevole della morte del Re Laio che governava la città di Tebe prima dell’arrivo di Edipo. Finché l’assassino non verrà trovato e bandito dalla città, la peste contagerà Tebe. Edipo inizia subito la ricerca dell’assassino senza sapere che sta cercando se stesso. Lui stesso è il colpevole che dev’essere scacciato. Lui stesso è il male che contagia la città. L’uomo è sempre la causa dei mali degli uomini. Quell’uomo che aveva salvato la città svelando il mistero della “Sfinge” ora si scopre la causa del male di Tebe. Assassino del padre e sposo della madre. Giocasta si uccide impiccandosi. Edipo si acceca. Le grida di dolore di Edipo risuonano nel buio di una cecità che pare essere il destino dell’uomo. L’uomo spinto dal desiderio di conoscenza, fino alla propria rovina “…e se esiste un male peggiore del male, quel male fu dato a Edipo”.