Ecco la nota ufficiale emessa dalla Rai pochi istanti fa, con cui si chiude clamorosamente alla presenza di pubblico al prossimo Festival di Sanremo:

La Rai, al termine di una riunione con il direttore artistico in cui sono stati esaminati in dettaglio i vari scenari, ritiene che la 71a edizione del Festival di Sanremo, prevista dal 2 al 6 marzo debba concentrarsi esclusivamente sull’evento serale al Teatro Ariston. Per tale motivo domani l’azienda presenterà al Cts il protocollo organizzativo-sanitario che non prevede la presenza del pubblico al Teatro Ariston. La Rai ha dato pertanto indicazioni al direttore artistico per lavorare su idee creative compatibili con questa impostazione. Non sono previsti eventi esterni e la presenza a Sanremo di programmi collegati al Festival, che negli ultimi anni hanno animato la rassegna canora. Con tale impostazione la Rai intende produrre il massimo sforzo per realizzare un Festival in sicurezza e portare lo show ai suoi telespettatori nel rispetto del mondo della musica e della storia del Festival

A questo punto ci si chiede se sia opportuno fare il Festival all’Ariston, o se non sia meglio trasferire la kermesse in un altro spazio (sempre sulla riviera, senza dover pensare al Forum di Assago). Nel 1990 Aragozzini portò la manifestazione al Palafiori di Arma di Taggia.

Fu un’esperienza traumatica architettonicamente e a livello pratico, ma di spazio ce n’era in abbondanza, e non c’era la regola dei distanziamenti sociali. La Rai si organizzi: Sanremo con gli applausi finti avrebbe un effetto ancora più dissonante di quello dei telefilm con le risate preregistrate. Piuttosto, a questo punto meglio rinviare la manifestazione. Sai mai che spostandola a giugno, Fedez non faccia in tempo a farci ascoltare ‘per sbaglio’ altri venti secondi della sua canzone…

Massimiliano Beneggi