Che le accuse di maschilismo ad Amadeus, alla vigilia di Sanremo 2020, fossero solo un modo per sollevare un inutile polverone, era già chiaro. Ora però abbiamo la prova: furono polemiche create per strumentalizzare le parole del direttore artistico in un mondo tutt’altro che maschilista e che, al contrario, tende ormai al femminismo.

Facciamo ordine e riepiloghiamo quanto accaduto.

A gennaio 2020, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo, Amadeus annunciò la presenza di Francesca Sofia Novello in questo modo: ‘È stata scelta da me per la sua capacità di stare di fianco ad un grande uomo pur stando un passo dietro’.

Apriti cielo! Michela Murgia, Claudia Gerini, Michelle Hunziker, il ministro De Micheli: tutte contro il direttore artistico e quelle parole vergognose che nemmeno al Medioevo! Tutti lo pensavano in realtà, anzi qualcuno cercò anche su Google cosa facesse la Novello di professione perché chi la conosceva sapeva di lei soltanto che fosse la fidanzata di Valentino Rossi. Non si poteva dire però: era denigrante nei confronti della donna. Nonostante dovesse chiaramente la sua popolarità alla sua relazione e alla sua bellezza fisica.

All’orgia di polemiche si aggiunsero ovviamente le due campionesse mondiali di post a cerca di like: Laura Boldrini, infastidita dalla folta presenza di dieci donne sul palcoscenico che semplicemente accompagnavano l’uomo protagonista della scena, e Selvaggia Lucarelli. Questa non si dava pace del profilo di coppia usato da Amadeus con la moglie Giovanna Civitillo. Poco importa se la titolare dell’account di Instagram fosse Giovanna, mentre il marito rimanesse solo suo ospite sul social: alla buona Lucarelli bastava questo per sparare sentenze di fuoco non richieste.

A oltre un anno di distanza, il colpo di scena della società.

Muore il principe Filippo di Edimburgo, e tutti titolano a caratteri cubitali: Filippo, sempre un passo indietro.

Nessuno dice niente. Ma come? Non erano parole vergognose?

Allora non soltanto Amadeus non aveva usato espressioni offensive, ma addirittura erano del tutto infondate le polemiche. Se le stesse dichiarazioni sono irriguardose nei confronti di una donna ma non lo sono rispetto a un uomo, che effettivamente è sempre stato offuscato dalla figura della moglie, allora significa che viviamo in un mondo femminista.

Ora dovrebbero chiedere tutti perdono ad Amadeus, a cominciare da chi aizzò il pubblico contro il conduttore che, per la cronaca, segnò il record di ascolti a Sanremo.

Non lo farà nessuno ovviamente, del resto forse l’emancipazione femminile per qualcuno non contempla le scuse: sarebbe pur sempre un passo indietro…

Massimiliano Beneggi