Uscito dalla porta, rieccolo entrare dalla finestra. Con la vittoria alla prima edizione di Una voce per San Marino, Achille Lauro si assicura la partecipazione all’Eurovision Song Contest, con la Repubblica di San Marino.

Una prima edizione condotta da Senith (lo scorso anno in gara all’Eurovision per San Marino) e Jonathan Kashanian.

I toni enfatici hanno evidenziato la volontà di trasformare un concorso piuttosto debole in qualcosa di esaltante, che non sapeva bene se avvicinarsi al modello del Festival di Sanremo o all’Eurovision. Del tipo: noi facciamo lo show, ma chi ci starà davvero guardando? Ne è uscita una serata quasi oratoriale, che in realtà potrebbe diventare solo l’inizio di una nuova kermesse di rilievo.

Foto di Valentina Sabino

Sì, perché il modo con cui i conduttori facevano i complimenti ai cantanti era imbarazzante: “Ma sei bravissimo!”, detto all’ospite Albano Carrisi con il tono che si usa con i bambini, è francamente penoso. Eppure la posta in gioco è alta: chi vince va all’Eurovision Song Contest. E se quest’anno oltre ad Achille ci hanno provato Spagna, Camerini, Scanu, Faustini e Francesco Monte, c’è da giurarci che per il 2023 vedremo ancora più Big in questo concorso.

Una furbata italiana per partecipare alla gara senza vincere il ben più prestigioso Festival di Sanremo, ma che ha tutto il tempo per crescere. Lo farà, appunto con i grandi Big che si iscriveranno anche il prossimo anno e con una campagna pubblicitaria più convincente di quella di quest’anno. Tutto sommato la maggior parte degli italiani ha scoperto dell’esistenza di questa gara solo due settimane fa, quando era stata annunciata la presenza di Achille Lauro. Va ricordato che anche il Festival di Sanremo nacque in sordina: dunque, occhio a sottovalutarlo, perché con una condizione giusta e qualche aggiustamento Una voce per San Marino potrebbe crescere bene.

Dunque Achille Lauro ce l’ha fatta, con Stripper, una canzone più brutta di Domenica ma interpretata con il suo solito carisma (sebbene tutto sia ovviamente molto più sommesso rispetto all’Ariston). Ora, a Torino, aspettiamoci di tutto tra nudismi e provocazioni in una kermesse che, storicamente, non ha mai condannato certi atteggiamenti. Anzi, il contrario. San Marino vi partecipa dal 2008, senza mai aver nemmeno sfiorato il podio.

È la stessa storia che esiste già con la Formula Uno: quella di San Marino è di fatto una seconda gara italiana, ma non lo si può dire. In questo caso, comunque, Achille Lauro non rappresenterà l’Italia: abbandona il tricolore che non ha potuto sfoggiare, per diventare sammarinese per una settimana. Lui, veronese di nascita, sarà quindi a Torino come Mahmood e Blanco.

E attenzione a quanto sta per accadere in Svizzera: l’ultimo classificato in Italia, Tananai, vorrebbe partecipare alle selezioni elvetiche. L’obiettivo è sempre quello: andare a tutti i costi a quell’Eurovision Song Contest che fino a qualche tempo fa non interessava a nessuno in Italia. Ma, nell’epoca in cui tutto rimbalza immediatamente sui social, ogni occasione di visibilità diventa oro.

Non solo. Chi partecipa con altre nazioni potrà essere votato dall’Italia. Insomma, si può contare sui voti di un Paese che, piuttosto che disperdere preferenze, prova a far vincere altri artisti connazionali.

Ecco qui sotto il video della canzone con cui Achille Lauro vince la prima edizione di Una voce per San Marino.