76 anni anni fa nasceva Demis Roussos, il poeta della voce (che i talent non ricordano)

Il 15 giugno di 76 anni fa nasceva uno dei più grandi interpreti della canzone internazionale: Demis Roussos.

Demis Roussos è scomparso nel 2015 ad Atene

E chi è? Diranno in molti. Sì, perché in effetti tra tanti talent dove i giovani concorrenti puntano a imitare icone della musica, nessuno ripercorre mai le canzoni del grande Demis. Raffinato in ogni sua interpretazione, ma soprattutto inarrivabile. Questo è il motivo per cui i coach dei talent se ne guardano bene dal proporlo ai ragazzi. Chi riuscirebbe a raggiungere quegli acuti che fecero la fortuna dell’omone nato in Egitto (da genitori greci)? Pochissimo, quasi nessuno. Tante sarebbero le figuracce. Risultato, i giovani cantanti hanno tutti la stessa voce e, tra i loro coetanei, Demis Roussos equivale a un perfetto sconosciuto. Eppure anche in Italia lo abbiamo amato tanto e molti brani li ha interpretati nella nostra lingua.

Brani come Forever and ever, Profeta non sarò, We Shall Dance, Balena Bianca, My friend The Wind sono completamente assenti sugli mp4. Pensare che farebbero da scuola a qualunque artista, per struttura e composizione oltre che per interpretazione. Un unico grande genere melodico che non aveva bisogno di corrompersi con altri stili, come avviene ormai di consueto in troppi brani. Delicati sussurri che, all’improvviso, esplodevano in acuti straordinari senza mai perdere il senso poetico. Perché Demis non gridava, ma cantava. Lui con la voce accarezzava le parole, per farle arrivare al cuore. Certo, vai a spiegarlo ai giovani cantanti di oggi. Vai a raccontare loro che sposarsi la più grande influencer di sempre e scopiazzare qua e là qualche ritornello anni ‘60 non vuol dire essere colleghi di Demis Roussos.

Parliamo di una autentica leggenda della musica, che non è mai troppo tardi per ricordare come non si è fatto negli ultimi anni.

Leader degli Aphrodite’s Child, il cantante dalla barba folta, i capelli lunghi e gli ampi camicioni interpretò anche la versione cantata di Race to the End, il tema portante di Momenti di gloria (composto da Vangelis, un altro ex Aphrodite’s fin troppo banalizzato quando ci ha lasciati un mese fa).

Con 60 milioni di album venduti in tutto il mondo, Demis Roussos meriterebbe più ricordo. Gli autori dei talent si mettano una mano sulla coscienza: a volte avere il coraggio di fare ascoltare della vera musica non farebbe scendere sangue da naso.

Massimiliano Beneggi