Novara Dance Experience, parla Borelli: “Ridare alla danza il ruolo che merita” -INTERVISTA

Dal 21 al 25 giugno, al Teatro Coccia di Novara, si terrà la quarta edizione del Novara Dance Experience. Cinque intense giornate all’insegna dell’eccellenza per celebrare la Danza con la partecipazione dei grandi protagonisti della scena nazionale ed internazionale. La kermesse, realizzata in collaborazione con il Comune di Novara, in co-produzione con il Teatro Coccia a favore della LILT Novara Onlus, prevede differenti fasi: concorsi, open class e gran galà di chiusura. Il 25 giugno alle ore 21.00 presso il Teatro Coccia avrà luogo il Gran Gala di chiusura che, come gli scorsi anni, vedrà la partecipazione di numerosissimi e prestigiosi ospiti. Ne abbiamo parlato con Francesco Borelli, direttore artistico della manifestazione che si presenta quale sinonimo di spettacolo di qualità.

Anbeta Toromani e Alessandro Macario, ospiti di tutte le edizioni del Novara Dance Experience, torneranno anche nel 2022

Cosa ci dobbiamo aspettare da questa edizione?

Novara Dance Experience è una macchina che negli anni si ripete. Ma è talmente diversa da tutte le altre manifestazioni che, per questo, non stanca e ora siamo arrivati alla quarta edizione. Le sue finalità sono sempre le stesse: diffondere la cultura della danza, dando ai ragazzi possibilità concrete di studio e di lavoro. Negli anni abbiamo aperto la strada per tantissimi contratti di lavoro.

Insomma una manifestazione che danza intorno alla danza.

Facciamo vivere la bellezza di quest’arte, spesso bistrattata nel nostro Paese. Cinque giorni di qualità e bellezza con una serata di Gala che si traduce in una magia, ricca di ospiti e del prestigio della grande étoile. Raccontare un sogno è difficile, ma in questi cinque giorni proviamo a regalarlo a tutti: ai ragazzi delle scuole di danza e al pubblico.

Che senso assume parlare di danza, oggi che in tv si parla spesso di ballerine senza che abbiano fatto alcuna scuola in merito?

Oggi più che mai ha un senso. Attraverso una celebrazione così eccellente non si può che dare alla danza il ruolo che merita. La cultura della danza da noi non è condivisa come dovrebbe. Oggi sono showgirl tutte quelle che ancheggiano in tv. Noi proviamo ad andare contro questa tendenza, che vorrebbe imporre nette differenze tra piccolo schermo e teatro: come se ogni mondo dovesse guadagnarsi la ballerina che si merita. La danza, invece, quando è bella è bella sempre. L’importante è che ci sia una considerazione di base da parte di chi parla di danza e la racconta.

Lorella Cuccarini e Carla Fracci tra Gheorghe Iancu e Francesco Borelli nel 2019

Sin dalla prima edizione tanti premi a personaggi illustri, penso a Lorella Cuccarini, Carla Fracci, Luciana Savignano…Quest’anno?

Ci saranno i premi alla carriera per Amedeo Amodio e Oriella Dorella.

La risposta del pubblico, nelle prime edizioni, come è stata?

Il pubblico è sempre eccezionale. Siamo felicissimi della partecipazione sempre crescente e dell’entusiasmo dimostrato. Incrociamo le dita affinché anche quest’anno le cose vadano allo stesso modo, nonostante la gente abbia voglia di partire per le vacanze.

C’è un ballerino o una ballerina che più di altri incarna la filosofia del Novara Dance Experience, magari a cui vi siete anche ispirati per la creazione di questa kermesse?

Non ci siamo ispirati a qualcuno in particolare, sarebbe riduttivo pensare a un solo nome. Sono tante le persone che incarnano i valori e gli ideali del Novara Dance Experience. Ogni scelta sugli ospiti non è mai stata casuale: sono sempre state persone fondamentali per me nella crescita da ballerino prima e poi da organizzatore di eventi. Forse quella che più la rappresenta nei valori belli della danza, anche per ciò che ha significato nel mondo, è Carla Fracci, che continuerà a essere presente con un premio alla sua memoria.

Massimiliano Beneggi