Grave lutto per la musica italiana. Se n’è andata, a soli 59 anni, in seguito a una lunga malattia, la cantante Irene Fargo. Tanti i messaggi commossi che stanno arrivando sui social, dopo che a darne notizia su Facebook è stata l’amica Giovanna Nocetti.

Due le partecipazioni al Festival di Castrocaro (1987 e 1988) e altrettante al Festival di Sanremo. Nel 1991 si classificò al secondo posto, dietro a Paolo Vallesi, tra le Nuove Proposte, con il brano La donna di Ibsen, ispirato al testo teatrale di Ibsen, La donna del mare.

Il successo fu incredibile, ma clamorosamente non bastò a guadagnarsi il passaggio tra i Big l’anno dopo. Nel 1992 infatti fu ancora tra le Nuove Proposte con Come una Turandot. Ancora una volta il destino la pose al secondo posto dietro a un altro toscano, Aleandro Baldi che, con Francesca Alotta, cantava Non amarmi.

Il pezzo di Irene, tuttavia, sapeva esaltare la sua voce straordinaria, che omaggiava le arie pucciniane con una atmosfera a dir poco magica.

Sempre nel 1992 arrivò terza al Cantagiro. Tra le sue partecipazioni televisive di ricordano Domenica In, dove fu ospite musicale fisso con Massimo Modugno nella prima edizione di Mara Venier, ma anche Festival Italiano e Viva Napoli.

Irene Fargo non è mai stata valorizzata abbastanza dagli addetti ai lavori, ma le numerose ospitate da due esperti come Paolo Limiti e Luciano Rispoli, e le collaborazioni con un maestro come Lucio Dalla, hanno sempre confermato le sue qualità inimitabili. Nel 2002 si dedicò al teatro, ma non trascurò la sua attività di interprete. L’ultimo album, del 2005, conteneva anche la colonna sonora del film Nel mio amore, la pellicola di esordio di Susanna Tamaro come regista.

Fece parte anche del concerto Amiche per l’Abruzzo, tenutosi a San Siro nel 2009.

Ora tutti riascolteranno le sue canzoni chiedendosi come mai non le sia stato concesso il giusto spazio. Domande che purtroppo arrivano postume e le cui risposte non varranno più a molto. Una parte di musica elegante se n’è andata.

Massimiliano Beneggi