Nell’anno del suo cinquantesimo e a quattrocento anni dalla nascita di Molière, il Teatro Parenti di Milano riparte proprio da quel Malato immaginario che agli inizi degli anni ’80 irruppe nel teatro italiano nel coraggioso allestimento di Andrée Ruth Shammah, con uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan.
Oggi, nel ruolo di Argan, un attore al culmine della sua maturità artistica: Gioele Dix, che con la sua intelligente ironia affronta la sfida di un confronto con l’indimenticato Franco Parenti. Accanto a lui Anna Della Rosa nei panni della serva Tonina. Lo spettacolo sarà in scena dal 6 al 23 ottobre in Sala Grande.

Così presenta lo spettacolo Andrée Ruth Shammah: Tutto il vostro sapere è una chimera» dice Argan, e a risultargli incomprensibile è la realtà che lo circonda, in cui la conoscenza medica non è che la diretta dimostrazione della vulnerabilità umana. La paura della malattia e la convinzione di aver bisogno di medici strampalati rendono cieco il protagonista, incapace di comprendere la falsità delle persone intorno a lui, così come di apprezzare chi realmente lo ama. Dopo oltre tre secoli di rappresentazioni e riletture, rimane inalterato il fascino delle opere di Molière, incarnazione piena del teatro: autore, regista e interprete delle proprie opere, fustigatore dei vizi della società

Gioele Dix dichiara: Argan usa la malattia come difesa vero gli affetti che non è in grado di gestire. La commedia è costruita con molti su e giù, e passa dall’allegria alla disperazione con squarci di profondità fantastici fotografando quello che siamo noi oggi. Ma questo è il genio di Molière. C’è l’umanità e c’è la ferocia. È crudele ma fragile. Oggi diremmo bipolare.

Comunicato stampa ufficiale