Torna al Teatro Menotti di Milano, dal 13 al 16 ottobre, l’intenso monologo Jackie di Elfriede Jelinek, interpretato da Romina Mondello e diretto da Emilio Russo. Clicca qui per leggere la nostra recensione dello scorso anno.

Romina Mondello, qui fotografata da Federica Frigo

Scritto nel 2002, due anni prima di ricevere il Nobel per la letteratura, il testo teatrale di Elfriede Jelinek mette al centro della sua “indagine” un personaggio controverso e, per molti versi inafferrabile, come Jacqueline Lee Kennedy Onassis, nata Bouvier. Jackie, appunto. 

 

Protagonista di una narrazione, dove diventa testimone a tratti feroce di un’epoca dove il “sogno americano” di democrazia e pace “un po’ alla buona” era governato dal potere di una famiglia che offuscava con il bianco splendente di sorrisi patinati, abiti e gioielli, figli biondi e felici, una trama fatta di segreti, malattie, sesso, alcol e droga e morte. Però i miti restano miti. E Jackie lì resta. E la Jelinek la vede ora e forse per sempre in un altrove, che non è più la vita, dalla quale si è già congedata, ma nemmeno un aldilà, così come lo immaginiamo. Probabilmente è il paradiso o l’inferno in cui lei continua ad esistere nell’epoca della comunicazione di massa. D’altronde quest’epoca è nata con lei.

Comunicato stampa ufficiale