LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriva il 12 giugno alla Centrale dell’Acqua di Milano – MM Spa con l’appuntamento “I ghiacci, l’acqua, l’ambiente”.

Si comincia alle ore 18.00 con i Saluti Istituzionali di Simone Dragone (Presidente MM S.P.A.) e la lettura illustrata del ricercatore Federico Nati, noto per la sua missione in Antartide per spedire nella stratosfera un telescopio di tre tonnellate per studiare la nascita delle stelle e le origini del cosmo, accompagnata dalle fotografie di quella spedizione. Interverranno il neuroscienziato Andrea Moro e lo scrittore Luca Ricci, sempre con delle letture illustrate accompagnate da fotografie.
L’appuntamento sarà impreziosito dal concerto della giovane violinista Hildegard De Stefano. Classe 1996, ha vestito i panni di Sara nella serie La compagnia del cigno, violinista nella vita come nella fiction.
In serata, al Piccolo Teatro Strehler di Milano (Largo Greppi, 1 – M2 Lanza) va in scena HYBRIS, spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella (Leoni d’oro Biennale Venezia), con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli, Cristina Maccioni. Produzione Rezza Mastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Teatro di Sardegna.

Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta…perché solo così ci si allontana. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore. La porta ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Divide quello che non c’è… intorno un ambiente asettico fatto di bagliori. L’essere è prigioniero del corpo, fascinato dall’onnipotenza della sua immagine trasforma il suo aspetto per raggiungere la bellezza immobile e silente che tanto gli è cara. Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, antiche volgarità.
Comunicato stampa ufficiale