Per festeggiare gli 80 anni di Toto Cutugno abbiamo contattato una sua grande amica, che in diverse occasioni lo ha incontrato artisticamente creando sempre qualcosa di esaltante: Annalisa Minetti. La cantante, in procinto di tentare il grande ritorno a Sanremo nel 2024, arrivò seconda sul palco dell’Ariston (dove aveva vinto nel ‘98 con Senza te o con te) proprio insieme a Toto. Da quel momento Cutugno la definisce il suo angelo biondo. (Clicca qui per ascoltare l’intervista completa)

Eh sì, io sono il suo angelo biondo e a Toto devo veramente tanto, sai?

Raccontami il vostro primo incontro. Voi avete partecipato insieme a Sanremo nel 2005 arrivando secondi con Come noi nessuno al mondo.

Sì, ma la prima volta lo incontrai nel ’98, nel Dopo Festival. Tutti, a cominciare da Busi, mi stavano attaccando, dicendo che il mio successo non era legato solo alla canzone ma ero avvantaggiata dalla cecità. Non puoi capire quanto mi difese Toto, ospite di quel Dopo Festival. Si incazzò come una bestia per proteggermi e dietro le quinte mi disse: “Vai tranquilla, tu farai successo”. E appena ebbe la possibilità, dopo tanti anni, mi chiamò per interpretare insieme la canzone a Sanremo.

Come fu l’emozione quando ti chiamò?

Non avevo molta scelta. Lui mi disse: “Voglio che sia tu a cantare questa canzone, vieni a provinarla”. Io andai, onorata di questa grande opportunità. Lui continuava a farmi i complimenti. Non cambiò nulla di quel provino, dove rimasi sorpresa di come avevano trattato anche la voce. Ricordo che dovette combattere anche parecchio per portarmi sul palcoscenico. Avrebbero preferito altri nomi in quell’edizione, ma lui disse: “O lei, o non vengo nemmeno io”.

E poi di nuovo insieme nella serata dei duetti nel 2008 quando era lui da solo in gara.

Si può dire che era un reale connubio. Un’amicizia che si raccontava in musica.

In tanti raccontano Toto con un carattere incazzoso e aggressivo.

Non è così. Toto è un meritocratico, un giustiziere della giustizia. Non tollera quando viene fatta un’ingiustizia: se vede un atteggiamento scorretto, che non tutela qualcuno, allora perde le staffe e non ha mezzi termini. Se invece si è corretti si può solo andare d’accordo con lui. E’ una persona aperta alle opportunità: ha dato da lavorare a tantissima gente con grande fedeltà.

Qual è la sua canzone più bella e magari nascosta?

Nascoste non ne esistono, sono tutte famosissime. Amo anche quelle che ha scritto per altri artisti, ma sono affezionata soprattutto a Gli amori. Geniale: due consonanti perse in tre vocali. E’ un cantastorie che racconta una poesia.

Merito in quel caso anche di Fabrizio Berlincioni. Cutugno è anche un personaggio televisivo. Sotto questo aspetto è stato sottovalutato?

E’ un grandissimo intrattenitore. Non credo sia stato sottovalutato, però è talmente tanto osannato all’estero che ha trovato più accoglienza in altri Paesi che nel nostro. Ora sono tornati Ranieri, Morandi, Albano, ma per un certo periodo sono stati legati al passato, ma nel resto del mondo sono sempre stati i più osannati.

Vi sentite ancora tu e Toto?

Sì, ci mandiamo i messaggi. Ogni tanto mi chiede di andarlo a trovare, ma non riesco mai ad andare a Milano nemmeno a trovare i miei genitori purtroppo, che mi raggiungono invece loro stessi a Roma. Toto è uno zio, una persona di famiglia.

Era il tuo coach anche a Ora o mai più

Lì però era troppo buono con tutti porca paletta! Il giudice non lo può fare, proprio perché è meritocratico e quindi se sente qualcosa che gli piace dà 10 a tutti. Ma così penalizzava me che, così, scendevo in classifica!

Oggi cosa gli scriverai per il suo compleanno?

Gli dirò che è un mito: 80 anni sono solo una tappa. Non vedo l’ora di rivederlo su un palco!

Tu, nel frattempo, quest’estate sei in radio con Blu.

E’ un esperimento musicale che abbiamo fatto con Fre, questo ragazzo italonigeriano che ha una grandissima abilità nel rap e nella trap. Ci siamo fusi e ne è uscito, credo, un buon prodotto.

Progetti per i prossimi mesi?

Con Fre stiamo lavorando a un pezzo per Sanremo. Sarà qualcosa di molto innovativo e tecnologico.

In questi anni hai provato ad andare al Festival?

Sì, alcune volte. Ma ultimamente ci sono linee editoriali molto rigide, così Amadeus ha fatto scelte diverse.

Massimiliano Beneggi