Gli utenti della pagina ufficiale Facebook dedicata a Paolo Limiti questa mattina si sono ritrovati con una notifica: il nome della pagina è stato cambiato. Già, ma non è stato sostituito con un nome che richiamasse alla vita del celebre autore e conduttore. La pagina ora si chiama MB- Trung Tam Tai Chinh Quoc Te. Praticamente è diventata la pagina di un’azienda specializzata in assistenza finanziaria per i vietnamiti che lavorano all’estero. Sembrerebbe, a leggere le traduzioni dei post, che si invitino gli utenti a sostenere cittadini vietnamiti attraverso bonifici e pagamenti con carte di credito. Come in tutte queste pagine, a cui ormai siamo abituati, si parla poi contestualmente di facili investimenti, business, cortocircuiti di denaro che tornano come se non ci fosse un domani. Difficile immaginare che qualche conoscente di Paolo Limiti abbia davvero aperto un’attività così poco appassionante per il pubblico di Ci vediamo in Tv. Ora a gestire quello spazio sono dunque altre persone, che si sono appropriate di un bel bacino di utenti.

La pagina, che era stata creata nel 2014 ed era gestita dallo stesso Paolo Limiti, conta oltre 14 mila iscritti. Numeri che ingolosiscono chi voglia coinvolgere una certa quantità di persone in investimenti poco chiari. La tecnica è sempre quella: prendono una pagina social dormiente (come era quella di Limiti, scomparso nel 2017 e saltuariamente taggato in qualche foto anche negli anni successivi da tanti fan) in modo che nessuno o quasi si accorga del misfatto. Qualcuno abbocca sempre. Nel frattempo, tra le foto della pagina, è possibile ritrovare ancora quelle di Limiti, che tradiscono l’intento dei nuovi proprietari dell’account. Insomma hanno fatto pulizia solo dei post contenuti e pubblicati dallo stesso artista (e che rappresentavano piacevoli e teneri ricordi) ma non di tutte le immagini: se le sono dimenticate! Saranno pure professionisti di investimenti, ma questi signori con i social sono ancora indietro.

Rimane uno sgarro che, onestamente, né Paolo Limiti né il suo affezionato pubblico si meritavano. Uno schiaffo ai ricordi, proprio sulla pagina di chi lo sapeva valorizzare più di chiunque altro.
Massimiliano Beneggi