Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque, Bianca Berlinguer su Rete 4. Ossia, cambiamo qualcosa ma non troppo. Il debutto delle due giornaliste in casa Mediaset era sospirato da tutti sin da inizio luglio, quando furono ufficializzati i palinsesti della stagione. Annunciate, ma soprattutto attese, come assolute novità televisive, benché di veterana esperienza sul piccolo schermo. Nei fatti, sono novità per Cologno Monzese, ma non per il pubblico a casa. Myrta Merlino e Bianca Berlinguer non fanno altro che portare su Mediaset le loro trasmissioni che conducevano altrove. Si presentano con atteggiamenti diversi, che lasciano già immaginare cosa potrà accadere nel futuro.

Foto da Instagram

Cominciamo da Myrta Merlino. Seria, va dritta al sodo senza perdersi troppo in chiacchiere o in tutti quei “tra poco” che allungano le attese e irritano il pubblico. Può risultare anche fin troppo schietta e poco sentimentalista, ma era proprio quello che serviva a Pomeriggio Cinque per avvallare la tesi sbandierata per anni di essere sotto la testata di Videonews. Myrta è così da sempre e chi la seguiva su La7 già lo sapeva e la apprezzava proprio per questo. Ora finalmente Pomeriggio Cinque è un programma giornalistico. Nella prima puntata, andata in onda lunedì 4 settembre, si sono affrontati solo temi di cronaca, perlopiù nera. Purtroppo anche la Merlino (come tutti) ha il vizio di ospitare in studio i suoi amici, interpellandoli su qualunque argomento: così ci si sorbisce l’attore Claudio Amendola a parlare prima degli stupri e poi dell’orso ucciso in Abruzzo. Certi argomenti meriterebbero serietà completa, interrogando solo esperti e non qualunque cittadino comune, che differisce dagli altri per il solo fatto di essere un “Vip”. La seconda puntata fila liscia nell’ordine giornalistico fino a quando non si parla di corna e tradimenti, partendo dal caso Seymandi-Segre che ha tenuto banco quest’estate. Lì per un quarto d’ora si stava intravedendo il Pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso che, dopo essere stata salutata (e non avere ringraziato sui social) dalla nuova conduttrice nei primi minuti dell’esordio, probabilmente era a mangiarsi le mani per non poter offrire uno dei suoi stucchevoli caffeucci mentre faceva sbraitare a voce alta i suoi ospiti. Ecco, il nuovo Pomeriggio Cinque di Myrta Merlino funziona meglio quando si usano solo i toni giornalistici, senza sfociare nel gossip che fa gongolare i social. Perlomeno, però, ora non non si urla più in trasmissione. Myrta Merlino è brava a contenere chiunque, non lascia spazio ad accavallamenti: lei sa davvero coordinare gli ospiti. Sin dal primo istante appare già padrona di casa: emozionata ma sicura di se stessa. Al di là del cambio di regia dopo la prima puntata (su cui si infittisce il mistero) e dei gobbi che tutti le abbiamo visto leggere (lo fanno in ogni trasmissione anche se non sempre vengono inquadrati gli operatori fuori scena), Myrta Merlino dà l’impressione di poter diventare un volto imprescindibile della nuova Canale 5.

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Non si può dire la stessa cosa di Bianca Berlinguer, che per tutta la prima puntata di È sempre Cartabianca non fa altro che rimarcare le sue incertezze. Apre augurandosi che il pubblico non la abbandoni. Quindi continua con una filippica sul suo amore per la Rai, precisando che durerà per sempre e che anche lei si stupisce di essere a Mediaset. Aggiunge quindi che il Biscione offriva condizioni migliori. Chiaramente la figlia dello storico segretario del Partito Comunista non potrà mai pronunciare la parola “denaro” per giustificare il suo passaggio alla rete di Berlusconi. Non può farlo anche per dignità, dopo che a giugno nel suo programma su Raitre diceva “Ma non sarà troppa questa beatificazione televisiva per Silvio Berlusconi?”. In ogni caso i soldi non fanno schifo nemmeno a lei: lo conferma il suo dialogo con Mauro Corona (era così necessario confermare anche quel raffinato signore sempre ben vestito?). Berlinguer sottolinea nuovamente che non parlerà mai male della Rai, quindi Corona la incalza: “Certo ma per adesso andiamo avanti qui”. Dunque lei ribadisce, ridendo, le parole dell’ospite fisso. Quasi a intendere: “Intanto abbiamo intortato Mediaset, aspettiamo che la Rai ci offra nuovamente più soldi e torniamo da dove siamo arrivati”. In ogni caso, meglio una stagione in esilio piuttosto che stare fermi: perché mai lasciare spazio ai giovani?

Come non bastasse, dopo pochi minuti entra in studio Giuseppe Conte, che accoglie dicendo “Speriamo che il nuovo studio piaccia anche al pubblico”, come a ripetere un concetto per autoconvincersene e allontanare gli spettri della paura. Bianca Berlinguer a Mediaset è un’intrusa di passaggio al pari di com’era Santoro ai tempi di Moby Dick e non fa nulla per nasconderlo. Ripete la stessa trasmissione di sempre, come d’altra parte il titolo già anticipava largamente. Non si sente però in casa sua. Berlinguer è nella tana del lupo, che però le concede libertà editoriale (come è sempre stato riconosciuto anche dai detrattori di Berlusconi senior) che forse temeva di non avere più nella Rai di centrodestra. Ci vuole astuzia per crearsi mercato: Berlinguer l’ha usata. Hai capito questi comunisti…

Massimiliano Beneggi