All’indomani dell’ospitata a Domenica In, è ancora più un piacere rivedere Giancarlo Magalli in televisione e precisamente nel programma I fatti vostri. Ossia quella trasmissione che ha condotto per anni facendola crescere e portandola ad essere una creatura a sua immagine e somiglianza. Oltre che di Michele Guardì, alias il Comitato, ovviamente.
Giancarlo Magalli entra in punta di piedi, quasi chiedendo permesso in quello che è stato il suo regno per tantissimo tempo. Viene presentato da Tiberio Timperi, il nuovo conduttore a partire da questa stagione, e si lascia trattare come un vero ospite fisso, senza volersi sovrapporre, né cambiare le carte in tavola. Lo straniamento dello spettatore, tuttavia, non può mancare. Magalli tiene una rubrica settimanale fissa, “Li ho conosciuti”. In questo segmento lo storico presentatore, autore e attore ricorda personaggi dello spettacolo che ha avuto modo di incontrare di persona nei suoi tanti anni di esperienza.

Artista a 360 gradi, negli ultimi 30 anni Magalli ha legato moltissimo il suo nome a I fatti vostri, ma la sua carriera lo racconta davvero come uno dei talenti più eclettici e più amati del palcoscenico. Si era presentato a La Corrida per fare l’imitatore, ma quando arrivò in scena si lanciò dicendo: “Sono qui per fare il presentatore”. Fatta la sua esibizione, venne scelto dal capostruttura Gigli per diventare un “conduttore degli anni ’70”.
Di lì il via a una carriera sorprendente, che ha sempre permesso a Magalli di esprimersi con la sua grande verve e ironia. Dopo i problemi di salute che l’hanno lasciato fuori dagli schermi per due anni, eravamo già felicissimi di averlo rivisto con la Gialappa’s Band su Tv8 lo scorso giugno. Tuttavia, è inutile negarlo: Magalli è da sempre un sinonimo di Rai.

Ieri, intervistato dall’amica Mara Venier, quando questa aveva detto “Spero tu possa tornare in Rai con un programma tutto tuo”, lui aveva risposto “Mi sa che lo spero solo io in Rai”, sorridendo e lasciando intendere la sua volontà di tornare al timone di un suo spazio sul servizio pubblico.
Intanto per quest’anno Michele Guardì non si è fatto sfuggire l’occasione e così, come fatto in precedenza anche con Pippo Baudo, ecco che ha chiamato Magalli per una rubrica fissa.
Vedere Magalli dal lato dell’intervistato anziché del padrone di casa della Piazza di Raidue, appare però decisamente strano. Sembra innaturale. Le sue capacità di imitare i personaggi non sono qualità così comune, nemmeno in un momento come questo in cui ogni trasmissione ha il suo imitatore. Ce ne fossero di Magalli in giro: veri, genuini oltre ogni politically correct.
Otto minuti di rubrica sono ancora troppo pochi, ma decisamente un bell’inizio. Soprattutto una magnifica sorpresa per uno dei conduttori più simpatici e frizzanti della tv. Oggi, con l’ulteriore maturità di una situazione difficilissima con cui la vita lo ha messo a confronto, potrà essere ancora più il Signore della Tv che è sempre stato, amato dal popolo per la sua straordinaria empatia. Bentornato a casa Giancarlo!
Massimiliano Beneggi