Drusilla Foer a Sanremo 2024 è più di un’ipotesi. O almeno, nelle intenzioni di Gianluca Gori (vero nome dell’attore) avanza fortissima quella della sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo. Non sarebbe una novità la sua presenza all’Ariston, dopo aver già preso parte all’edizione 2022 in qualità di co-conduttrice per una sera. Stavolta, però, Drusilla vorrebbe partecipare con una canzone in gara. Vista la simpatia e la stima che nutre Amadeus nei suoi confronti, le chance aumentano. D’altra parte in passato è già accaduto in diverse occasioni che attori sentissero la vocazione del canto in occasione del Festival. Si ricordino ad esempio Francesco Nuti, I Soliti Idioti, Gino Bramieri, Enrico Beruschi, David Riondino, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi e moltissimi altri.

Drusilla però fa sul serio, tanto che settimana scorsa è uscito addirittura un album, dal titolo Dru, presentato in anteprima nientemeno che al Blue Note di Milano. Un progetto pubblicato da BMG e prodotto da Best Sound in cui Drusilla canta brani scritti da autori come Mogol, Donaggio, Pacifico, Cosma, Caccamo, Nava. Insomma un album che non ha certo l’aria di chi vuole scherzare con la musica.

È chiaro dunque che Drusilla cerca Sanremo. Per parteciparvi sta iniziando a seminare qua e là l’idea di una carriera che vada a cambiare.

Giovedì scorso, ospite a Deejay Chiama Italia, annunciava a Linus il mancato ritorno televisivo de L’almanacco del giorno dopo. Ennesimo progetto revival che la Rai sfrutta solo per una stagione, senza avere così il tempo di valorizzarlo. In radio, Drusilla aveva detto: “Non mi piace fare tv, i tempi sono concitati, c’è poco tempo su riflettere per le cose, l’autorato è sbrigativo, mi piace far le cose per bene”. Poi la stilettata (non richiesta) alla nuova dirigenza Rai: “Sono stata fortunata a fare l’Almanacco, perché ho potuto fare quel che volevo senza nessun tipo di censura o indicazione. Perché c’era un vertice illuminato che mi ha dato delle libertà”. Come a dire che successivamente non vi sia stata più possibilità di replicare quei contenuti, con la medesima libertà. Ma, soprattutto, sottolineando di non amare i tempi televisivi perché non concedono di fare le cose per bene. Sembrava una pietra tombale sul piccolo schermo a favore di una nuova avventura da cantante.

A quanto pare, però, a Drusilla è bastata un’ospitata televisiva per cambiare idea. Dopo avere partecipato a Splendida cornice, condotto da Geppy Cucciari su Raitre, su Instagram Gori ha ringraziato così: “Com’è bello fare la televisione bella”.

Insomma, a Drusilla Foer non manca la tv, ma quella bella e fatta con libertà. O queste qualità valgono indistintamente non appena le concedano di apparire? Le sue idee a riguardo appaiono poco chiare. È limpida invece la sua volontà di andare a Sanremo, proponendosi qua e là come cantante. E allora, se son rose…fioriranno nella città dei fiori.

Massimiliano Beneggi