È giustamente tronfio Amadeus, che sui social ha annunciato: Sono felicissimo di essere…VALENTINO! Il conduttore si riferisce al personaggio di Wish, il nuovo lungometraggio animato della Walt Disney in uscita il 21 dicembre nelle sale italiane. Amadeus interpreta la voce di Valentino, la saggia capra, fedele amica della protagonista Asha. Quest’ultima avrà la voce di Gaia nella versione italiana. Con loro anche Michele Riondino, nel ruolo di Re Magnifico.

Amadeus è giustamente settimo cielo per l’ufficializzazione di questa notizia, che arriva proprio bei giorni in cui la Disney festeggia i suoi 100 anni. Noi siamo felici con lui e per lui, tuttavia…

Il tuttavia è d’obbligo, perché sui social si è creata una piccola polemica tra i commenti. Qualcuno ha fatto notare che, nonostante la simpatia incontrastata di Amadeus, dare a lui la possibilità di doppiare un personaggio significa toglierla ad attori che studiano apposta per questo lavoro. Qualcun altro, con ulteriore malizia, si è spinto a commentare in modo negativo che ormai Amadeus sia onnipresente.

Le dinamiche sono collegate: è chiaro che Amadeus sia stato contattato dalla Disney proprio in virtù della sua onnipresenza televisiva. Il direttore artistico di Sanremo è uno dei personaggi chiave di questi anni e come tale assicura interesse, sponsor, soldi. Niente di strano quindi la sua onnipresenza. Nessuna colpa da parte sua, che fa benissimo a essere orgoglioso di un ruolo senz’altro interpretato come si deve. Rimane, però, il punto interrogativo se fosse o meno necessario dare a lui una parte così importante, riducendo a piccoli ruoli chi ha studiato per doppiare.

È ormai un classico da quasi trent’anni che la Disney affidi dei doppiaggi a personaggi di spicco televisivi, senza precedenti esperienze. Si ricordano Fabrizio Frizzi (storico è straordinario Woody di Toy Story), ma anche Enrico Papi (Mulan), Raphael Gualazzi (Oceania), Alvaro Soler (Encanto), Mahmood (La Sirenetta). Altro collega televisivo di Amadeus votato al doppiaggio fu Giancarlo Magalli (Hercules), che perlomeno aveva avuto modo di recitare agli inizi della sua carriera. Tutto questo per citare la Disney, guardando ad altre case di produzione si potrebbero ricordare anche Arisa, Alessia Marcuzzi, Paolo Bonolis e molti altri.

Con Amadeus in Wish ci sarà anche la cantante Gaia, addirittura nel ruolo della protagonista. È corretto tutto ciò? Basta la popolarità per fare un lavoro impegnativo, da sempre svolto da personaggi il cui viso non deve essere necessariamente noto (nella maggior parte dei casi i doppiatori sono conosciuti solo per la voce)? Il popolo social si interroga. Sembra effettivamente che il doppiaggio così diventi un gioco.

Tra i rischi già accennato dovuti all’intelligenza artificiale (clicca qui per leggere l’articolo) e quelli di un doppiaggio affidato a personaggi famosi con altri ruoli, tutto sta riducendo una delle più belle arti a qualcosa di misero.

I social ci invitano ora a riflettere ed è giusto farlo, perché se le sale del cinema sono sempre più vuote forse sarà il caso di distinguere il grande schermo dalla tv. Non di abbeverarsi da essa.

Massimiliano Beneggi