È interpretata da Orietta Berti la nuova sigla di Viva Rai 2, il programma di Fiorello che ripartirà ufficialmente nella prima settimana di novembre, ma di fatto già cominciato sui social da qualche giorno.

La simpatica Orietta Berti si mette un’altra volta in gioco con una nuova canzone ironica, cantata alla sua maniera. Un po’ come accaduto quest’estate con La discoteca italiana, ecco che si fondono il bel canto tradizionale e melodioso con i suoni e i ritmi più moderni della musica techno. Il risultato è volutamente qualcosa di molto comico e pieno di allegria. Un brano che non ha alcuna pretesa se non quella di essere divertente. Obiettivo raggiunto. Fino a un certo punto.

Orietta Berti è formidabile, perché in tutta la sua carriera ha sempre mantenuto un profilo basso, pur con la sua voce particolare e straordinariamente intonata.

Negli ultimi 30 anni, a fasi alterne, si è reinventata più volte come personaggio televisivo coccolata (o spupazzata?) da Fazio, accettando col sorriso ogni battuta. L’autoironia non le è mai mancata e ha continuato anche in questi ultimi anni, quando Amadeus e Rovazzi l’hanno rilanciata a tutti gli effetti come cantante. Tuttavia la sensazione è davvero che ora Orietta Berti, proprio lei che da sempre è la regina del profilo basso, stia esagerando.

Tra ruoli da opinionista (in cui per la prima volta l’abbiamo vista anche più agguerrita, alzando la voce in una delle edizioni più discusse del GF) e cantante, ormai vediamo Orietta Berti ovunque. Accade più oggi che ha 80 anni che non un tempo. Siamo sicuri che sia davvero ancora così simpatica e che questo imporla ovunque non l’abbia resa persino noiosa? Sembra ci sia troppa voglia di essere fenomeni social, costi quel che costi.

Orietta Berti, però, non è una che non ha nulla da perdere: così si rischia di far dimenticare una grande carriera. Vediamo nel dettaglio cosa succede.

La sigla di Viva Raidue non propone nulla di originale: la scena è sempre quella a cui siamo ormai abituati. Orietta Berti con aria spensierata e quasi distratta di chi finge di far credere “Non so dove sono, mi trovo qua per caso” entra in scena muovendo le braccia e con la rigidità degna dei concorrenti di Ballando con le stelle. Quindi attacca a cantare questo testo, con tanto di karaoke in sovrimpressione che riporta il conduttore alle origini:

Un buongiorno a tutta Italia perché ogni mattina ci svegliamo presto. C’è chi ha bisogno del caffè, ma per me…A me basta un Fiore e torna il buonumore. Biggio, Casciari e Fiore mi parte il buonumore. Con Viva Raidue in diretta dal Foro Italico c’è Viva Raidue. Ogni giorno succede il panico con VivaRaidue.

Le parole non pretendono ovviamente di vincere il Pulitzer, la melodia non concorre per Sanremo: probabilmente questa sigla Fiorello l’avrà immaginata sotto la doccia in due minuti. Il pezzo forte dovrebbe essere vedere Orietta Berti cantare con la sua aria stralunata tra fiori colorati e le facce felici dei conduttori che volteggiano. C’e Fiorello che sfoggia una lunga chioma di capelli, svolazzanti non diversamente da come faceva Mandelli in un famoso sketch de I soliti idioti. È tutto un già visto e rivisto che non fa più ridere, ma soprattutto odora persino di una mancanza di rispetto per una generazione di cantanti che non dovrebbe essere una caricatura, ma un esempio per i giovani d’oggi. Non sarebbe meglio pretendere una certa riverenza piuttosto che farsi uccellare così ripetutamente?

Orietta Berti negli ultimi anni sta esagerando con l’autoironia, tanto che le sue imitatrici hanno vita facile con lei, che per prima fa la caricatura di se stessa. Tutto questo non fa bene ai colleghi della sua generazione, facendo apparire che debbano essere presi per il naso per cantare ancora. Ma, spiace dirlo, non fa bene nemmeno al pubblico: Orietta Berti ovunque non è più simpatica e se è così, una come lei non diventa nemmeno interessante. Occhio Fiorello, che la nuova Rai non ha più nessuno di intoccabile: il prossimo trasloco rischia di non essere più da via Asiago (dove i cittadini erano giustamente saturi di essere svegliati alle 5 dal caos della troupe Rai) al Foro Italico. Chi fa solo cose ripetitive, ormai rischia di finire su Discovery Channel…

Massimiliano Beneggi