Che periodo d’oro per Gaudiano. Fresco vincitore dell’ultima edizione di Tale e Quale Show, da oggi è in radio con il suo nuovo singolo Numeri. Il vincitore di Sanremo 2021 sezione Nuove Proposte sta finalmente vivendo una felicità che il destino gli aveva un po’ tolto negli ultimi due anni.

Con la sua nuova canzone racconta anche delle difficoltà trovate nel mondo della musica, che diventa sempre più business e meno arte. Lo abbiamo quindi contattato a proposito del suo attuale successo, che lo vede artista a 360 gradi tra musica, tv e teatro.

Gaudiano, partiamo subito da Tale e Quale Show. Cosa rappresenterà nella tua vita?

Un’avventura che mi ha portato tanta gioia, anche perché la vittoria è arrivata dopo un percorso di due mesi. Settimana dopo settimana ho cercato di resistere alla stanchezza: sono state ore e ore di trucco oltre che quelle delle prove di canto e recitazione. La vittoria è stata davvero un coronamento.

Quale l’imitazione che ti è piaciuta di più e quale si è resa un po’ più complicata delle altre?

In questo caso le cose coincidono. Mai avrei pensato di riuscire a raggiungere un certo risultato con l’imitazione di Albano, che però poi è stata anche quella che mi ha divertito di più. Merito anche della mia truccatrice, Cinzia, che si è impegnata tantissimo per farmi somigliare così tanto a una leggenda della musica come lui. Quando mi sono guardato allo specchio mi sono fatto una grande risata.

Con quali colleghi hai legato di più?

Con tanti mi sono trovato benissimo: Lorenzo (Licitra), Ilaria (Mongiovì), Jasmine (Rotolo). Ma quella con cui mi sono fatto le più grasse risate è Ginevra Lamborghini.

Ci saranno collaborazioni con lei in futuro?

Non abbiamo parlato di lavoro, ma mai dire mai nella vita.

Sei protagonista anche a teatro con The Phantom of the Opera e Once-Una volta nella vita.

Quello teatrale è stato il mio primo palcoscenico, da dove tutto è iniziato. Sono contento di poterlo portare avanti parallelamente al discorso della musica e della televisione. Ora con Once saremo anche a Torino, Bologna, Senigaglia e tanti altri teatri. Con Il fantasma dell’Opera saremo prima a Montecarlo, quindi da gennaio una nuova fase. Insomma giriamo molto ed è un bel privilegio poter recitare in ruoli così importanti. Sono grato alla vita.

Oggi esce Numeri, il tuo nuovo singolo autobiografico che sintetizza un senso di inadeguatezza nel mondo della musica.

E’ una canzone che ho scritto per aprire a un nuovo modo di scrivere. Mi sono buttato alle spalle la parentesi del primo disco L’ultimo fiore, ho deciso di scavare dentro di me e le mie preoccupazioni, ansie, con pensieri più profondi e più reali. Sono felice quindi di ripartire proprio da questa canzone.

Il cantante Gaudiano dunque non muore ma procede più convinto di prima.

Assolutamente. Dopo Sanremo una serie di circostanze non favorevoli hanno dato un brusco arresto alla mia carriera di cantante. In Numeri faccio un excursus di questo mio percorso degli ultimi anni, attraverso immagini evocative che rappresentano quel senso di inadeguatezza. Si arriva a un apice per poi arrivare a una caduta.

Come mai accade questo? Non viene dato spazio alla tua musica?

Ci sono progetti che generano più interessi rispetto ad altri. Nel momento in cui la persona interessata è alla riuscita del mio progetto è soltanto il mio manager e produttore che ha investito su di me sin dall’inizio, ma non fa gli interessi di una serie di grandi major, ecco che il mio progetto rimane un passo indietro. E’ purtroppo una dinamica sempre più frequente nella discografia. La musica dovrebbe essere solo arte, invece così diventa un discorso prettamente commerciale legata al denaro.

Ti senti di dire qualcosa ad Amadeus? Sei uno dei pochi che dopo la vittoria tra le Nuove Proposte non si è ripresentato tra i Big.

Mi sento solo di dirgli grazie per ciò che mi è stato dato nella partenza di questo progetto. Lui mi ha dato la possibilità di arrivare su un palco così prestigioso. Sono sicuro che mi continui a seguire e le sue scelte non facciano riferimento per forza solo ai suoi gusti. Se c’è una bella canzone la sponsorizza e fa di tutto per farla arrivare. Io continuo a scrivere le mie canzoni e se ci sarà la possibilità di farle ascoltare sarò pronto.

Quest’anno hai proposto qualche canzone per cui ti potremmo vedere all’Ariston?

Non credo: io non ho presentato nessuna canzone. A meno che non mi venga direttamente chiesto di fare ascoltare qualche brano. E allora non mi farò trovare impreparato…