È uscita oggi a mezzanotte Solite chiacchiere, la nuova canzone di Francesca Michielin. Se c’è una specifica qualità che va riconosciuta a questa ragazza, oltre all’indiscusso talento vocale e musicale, è la semplicità che le appartiene e che le consente di interpretare la quotidianità della gente.

In Solite chiacchiere Francesca Michielin invita a ripartire da se stessi, prendendo anche il coraggio di non dire sempre “sì” e smettere di credere alle solite bugie in una relazione. Un invito a credere in se stessi senza farsi limitare da altri. Basta indossare maschere e alzare il volume per non sentire il rumore delle proprie cadute: giunge il momento di riacquistare la propria identità.

Con Solite chiacchiere dunque Francesca Michielin lancia un appello che in questo momento storico sembra potersi rivolgere soprattutto a certe donne, anche se non si tratta di un manifesto puramente femminista. Lo fa con un ritorno all’indie-pop con cui aveva cominciato la carriera, puntando su ritornelli cadenzati, capaci di dare sfogo all’espressione vocale più romantica di Francesca. Ed è un piacere ascoltarla.

Non è certo Francesca Michielin l’unica novità discografica della settimana.

Si parla ancora troppo poco di Emanuele Aloia (più che dei mancati Festival dei Jalisse ci si dovrebbe occupare di quelli ancora assenti dalla carriera di questo ragazzo), talento naturale del cantautorato. Questa settimana esce il singolo Si è spenta anche la luna, che conferma tutte le qualità di Aloia. È un romantico d’altri tempi, che questo brano si domanda il senso dell’amore, con il timore che prima o poi una relazione possa finire come sono terminate quelle precedenti e con la speranza inconscia che la luna possa restare sempre accesa. Ma non è solo questo. Aloia ha uno stile compositivo, fatto di tante parole per nulla banali in una sola frase musicale, difficilissime da interpretare. Lui se le scrive e se la canta divinamente.

Quando pensate che i giovani d’oggi non sanno cosa sia la musica, ascoltare ragazzi come Emanuele Aloia gioverà a cambiare idea. Si è spenta anche la luna è una di quelle canzoni che si ascolterebbe per ripetute volte senza stancarsi mai.

Si parla di storie d’amore finite (e dell’esigenza di ripartire da capo) anche in Americana, la nuova canzone di Sangiovanni. Meno melodico rispetto a Michielin ed Emanuele Aloia ma con un hip hop che, può piacere oppure no, è ben strutturato e interpretato. Mettetela come volete, fategli pure le imitazioni che preferite e provate a sfotterlo: quanto però canta Sangiovanni, un nuovo ritornello che si piazzi in testa per diverso tempo è assicurato.

Altroché giovani che non conoscono il valore della musica: c’è ancora grande speranza per il futuro. Le uscite discografiche di questa settimana lo dimostrano. Tre giovani parlano, in brani diversi, dell’importanza di ripartire da stessi con una fiducia nel futuro e senza fermarsi ai rimpianti del passato. Lo fanno molto bene, ciascuno a modo suo. È un segnale confortante per la nostra canzone.

Massimiliano Beneggi