Dal 4 al 19 marzo al Piccolo Teatro Strehler Di Milano va in scena La meravigliosa avventura di Ciaula nella caverna, un progetto di Davide Carnevali per le scuole primarie a partire da Ciàula scopre la luna di Luigi Pirandello e la Repubblica di Platone, con Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero.

La trama. Giocando con il teatro d’ombre e silhouettes, La meravigliosa avventura di Ciàula nella caverna rilegge in modo semplice e divertente il mito della caverna di Platone, attraverso il filtro di una delle più celebri novelle di Pirandello. Invitando bambini e bambini a cercare la realtà che sempre si nasconde al di là delle apparenze.


Raccontando il mito platonico della caverna in forma di fiaba, lo spettacolo accompagna bambini e bambine alla scoperta dei primi problemi filosofici con cui si misura l’infanzia: com’è fatto il mondo? Le cose sono così come la vediamo? In che modo le immagini condizionano le nostre emozioni?
A fare da guida sarà Ciàula, il ragazzino minatore che nell’omonima novella di Pirandello scopre la luna. Con lui il pubblico esplorerà cunicoli e gallerie di quella grande miniera piena di tesori che è il teatro, alla ricerca delle preziose meraviglie che nasconde – attrezzi, luci e macchine del suono – fino a raggiungere la Caverna Magica del Teatro Strehler. Lì assisterà a uno spettacolo ispirato alla tradizione del teatro d’ombre, in cui Ciàula racconta la storia della sua scoperta più bella e importante: da bimbo curioso qual era, spinto dal desiderio di conoscenza, si chiedeva cosa si nascondesse al di là di quel mondo fatto di immagini e schermi, che quotidianamente lo affascinava e che facilmente si poteva scambiare per la realtà. Invitando bambini e bambini a curiosare con lui dietro il telo su cui sono proiettate le silhouettes, scopre che le immagini erano originate da un gioco di luci: eccola, la luna! Non era altro che un grande faro teatrale! Svelando gli artifici che stanno alla base dello spettacolo, Ciàula mostra a bambine e bambini come costruire un teatro d’ombre fatto in casa, esortandoli un giorno a tornare nella caverna per insegnare ad altri tutto ciò che hanno imparato.

I maestri e le maestre sono i protagonisti di questo epilogo dal sapore platonico, in cui si pone l’accento sul valore della scuola come luogo in cui si apprende a ragionare. Una divertente ricerca sulla differenza tra la realtà e la sua immagine, ma anche un viaggio alla scoperta dell’universo del teatro e i suoi trucchi, per imparare poco a poco a distinguere il vero dal falso, anche nella vita di tutti i giorni.