Ieri sera a Le Iene è andata in onda una discussa intervista a SferaEbbasta, l’indiscusso Re della trap italiana che si era concesso al programma di Italia Uno poco prima della tragedia di Ancona nel servizio andato in onda solo ieri sera per non alimentare le polemiche che sarebbero sicuramente state ben più amare e confuse nelle ore subito successive ai fatti che hanno coinvolto sei vittime.

Non vogliamo soffermarci su quanto detto durante tutto il resto dell’intervista nella quale, per la verità, Sfera è risultato ben più simpatico e intelligente di quello che non provi a dimostrare con le sue canzoni sessiste e volgari. Vogliamo però concentrare l’attenzione sulle sue dichiarazioni circa Sanremo. Alla precisa domanda “Perché non vai a Sanremo?”, il cantante coi capelli fucsia e i denti d’oro ha risposto con un gesto della mano che indicava la carenza di un adeguato compenso per partecipare al Festival. Aldilà del valore del tutto soggettivo del denaro, e di quello che possa sembrare adeguato a un ragazzino il cui vero talento è unicamente sapere carpire cosa piaccia agli adolescenti di oggi accontentandoli con “canzoni” dove può anche permettersi di stonare che verrebbe comunque corretto dall’autotunes, è chiaro che quel gesto sia quanto meno irrispettoso per la storia del Festival di Sanremo, per la città stessa, per i cantanti che da 68 anni vi partecipano.

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É un’abitudine sempre antipatica quella di mischiare la più bella festa musicale dell’anno con la sporchevolezza dei cachet dei conduttori e degli ospiti stranieri, ma è la prima volta che un cantante dichiara apertamente di non partecipare in gara perché…Sanremo paga poco! Ma dove siamo arrivati! Se solo Sfera sapesse che Claudio Villa pur di partecipare accettó persino di finire nella categoria dei Giovani nel 1981, che ci sono fior di artisti come Iva Zanicchi e Peppino Di Capri che sarebbero andati di corsa in gara mettendosi in discussione contro artisti molto più giovani di loro….Sfera ha perso ancora una volta l’occasione per evitare di essere fuori luogo. Sanremo è la storia della musica italiana da sempre, e lo continua a essere con tutti i suoi cambiamenti, nel bene e nel male. Chiunque voglia farsi conoscere musicalmente e avere una popolarità consacrata, deve passare dall’Ariston: è una legge non scritta valida però ormai dal 1951. Se oggi le regole del mercato consentono a Sfera di avere successo anche senza troppi passaggi radiofonici, ma solo con il web, questo non significa che sia lecita la mancanza di rispetto per i colleghi, né che le cose non cambieranno e tra qualche anno non abbia bisogno anche lui del Festival per farsi conoscere. Non vuoi partecipare a Sanremo? Benissimo, non dispiace quasi a nessuno, ma ridurre la vita, Festival compreso, da poesia a mera mercificazione diventa davvero poco edificante. A Sanremo hanno partecipato tutti i grandi nella storia, da Battisti a Celentano, persino De André da autore, Mina, Dorelli, Modugno, fino a Renga,  Morandi, Ruggeri, Vecchioni, Dalla…insomma la lista è infinita, perché a Sanremo sono andati davvero tutti i grandi. Maria De Filippi condusse gratuitamente nel 2017: anche nella conduzione insomma si è sempre parlato, aldilà dei compensi, di grandi artisti. E allora diciamola tutta, Sfera non va perché non viene invitato: probabilmente, a ragione, Baglioni non lo ritiene un grande artista. Del resto, vendite eccezionali fanno solo tanti soldi, ma non necessariamente una grande carriera, che il fenomeno trap del momento deve ancora dimostrare, cominciando dal rispetto per Sanremo. Ma presto lo saprà anche quello che si fa chiamare Rockstar, sebbene non condivida proprio nulla con le vere rockstar a cui magari chiederà presto di fare un duetto camuffandolo da favore, mentre sarebbe carino se per una volta i giovani ammettessero di trarne loro per primi un grande vantaggio da queste feautiring con i grandi della musica.

Massimiliano Beneggi