Mahmood è il primo classificato di questo Festival di Sanremo, il settimo della storia negli anni del 9. Come dicevamo nell’articolo di sabato scorso, non esiste una regola che accomuna i vincitori delle edizioni ‘59, ‘69, ‘79, ‘89, ‘99, ‘09 (se non che la Oxa ha vinto sia negli anni ‘80 che nel 1999), ma ci sono pericolosi precedenti che rispondono ai nomi di Mino Vergnaghi e Marco Carta, cantanti praticamente scomparsi dalla discografia nel giro di poco. La stessa Oxa non ha avuto una carriera particolarmente felice dopo il successo di Senza pietá determinato da una giuria di qualità che non si mise d’accordo sul successo di Antonella Ruggiero. La metà dei trionfi dell’anno del 9 dunque sono stati funesti. Vedremo se con Mahmood questa inizierà a diventare una regola o rimarrà una casualità. Contro Mahmood anche un’altra cabala: chi come lui vinse tra i Giovani e nello stesso anno tra i Big fu, nel 1998, Annalisa Minetti, una grande cantante ma, purtroppo non particolarmente fortunata successivamente nella carriera artistica. L’anno prima, dai Giovani, quasi dal nulla, emersero tra i Big i Jalisse. Sarà in grado Mahmood di andare oltre questi casi storici?
Massimiliano Beneggi
Un pensiero riguardo “Mahmood, la storia di Sanremo contro di lui. Durerà nel tempo?”